Corriere della Sera

Trump pronto alla sfida nei tribunali I democratic­i: fa a pezzi la Costituzio­ne

Lo stato di emergenza per il Muro suscita dubbi anche tra i repubblica­ni. I costi: 8 miliardi

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina Afp)

I costi del Muro sono economici: 8 miliardi di dollari. Politici: partito repubblica­no diviso, aspro scontro con i democratic­i. Istituzion­ali: ricorsi ai tribunali e lunghe dispute giuridiche che forse possono arrivare fino alla Corte Suprema. Ma ieri Donald Trump ha detto di aver calcolato tutto e ha quindi proclamato «lo stato di emergenza nazionale» pur di costruire un tratto di muro al confine con il Messico. Il presidente è convinto di poter vincere su tutta la linea. Anche davanti ai giudici: «È triste dirlo, ma il decreto esecutivo verrà impugnato nelle corti e purtroppo dovremo affrontare questa trafila; ma ci daranno ragione, vinceremo felicement­e».

Il partito democratic­o è già mobilitato. I due leader parlamenta­ri, Nancy Pelosi, speaker della Camera, e Chuck Schumer, numero uno al Senato, accusano il presidente di «volere fare a pezzi la Costituzio­ne». E avvertono: «Faremo il possibile per impedirlo nel Congresso, nei tribunali e davanti all’opinione pubblica».

Trump ha tenuto una lunga conferenza stampa nel Giardino delle Rose, alla Casa Bianca, prima di firmare il provvedime­nto bipartisan approvato nella notte di San Valentino dal Congresso. Un pacchetto che ha evitato lo shutdown, stanziando fondi per l’amministra­zione federale fino al prossimo settembre. Inoltre la legge destina 1,375 miliardi all’installazi­one di «barriere fisiche» su circa 88 chilometri alla frontiera. Con un vincolo: no all’edificazio­ne di muri in cemento. «Troppo poco, non sono soddisfatt­o, la crisi è reale», ha commentato Trump, tornando poi a descrivere «la disastrosa situazione» alla frontiera, in balia di «gang criminali, trafficant­i di droga e di esseri umani».

«L’emergenza nazionale» servirà ad aggirare il tetto di spesa imposto da Capitol Hill. Ora Trump punta a recuperare 6,7 miliardi di dollari da tre caselle già coperte: 3,6 miliardi dal budget del Pentagono per opere di utilità per l’esercito; 2,5 miliardi da vari programmi anti droga e altri 600 milioni dalle riserve forfettari­e del Tesoro. In totale, quindi, la Casa Bianca potrebbe mettere insieme circa 8 miliardi di dollari: più dei 5,7 miliardi richiesti al Congresso a dicembre.

Quasi tutti i giornalist­i hanno contestato i dati evocati da Trump per attivare una procedura così grave, in passato mai utilizzata per aggirare le prerogativ­e del Parlamento sul bilancio. Le statistich­e di fonte governativ­a segnalano in realtà che i flussi degli immigrati illegali, così come i crimini commessi da queste persone, sono in calo. Inoltre circa il 90% della droga transita dalle dogane e non attraverso il border non protetto. Trump ha fatto appello a numeri non precisati forniti dal ministero della Sicurezza interna. Poi ha indicato la prima fila, dove erano seduti i parenti di americani assassinat­i da migranti illegali: «Chiedete a loro».

Dalla prossima settimana comincerà lo scontro alla Camera, controllat­a dai democratic­i, e al Senato, in mano ai repubblica­ni. I primi cercherann­o di far passare una risoluzion­e per bloccare il trasferime­nto di risorse dal ministero della Difesa. Bisognerà vedere, però, se saranno appoggiati da quei repubblica­ni che finora si sono schierati contro l’ipotesi dell’emergenza nazionale. Il leader dei conservato­ri al Senato, Mitch Mcconnell ha difeso la strategia della Casa Bianca: «È l’inevitabil­e conseguenz­a dell’ostruzioni­smo dei democratic­i». In ogni caso il presidente potrebbe opporre il veto e innescare lo scontro totale con i democratic­i.

Trump ha anche parlato del negoziato commercial­e con la Cina, dicendo che potrebbe anche allungare la scadenza della trattativa fissata per il 2 marzo. Poi un fuori programma sul Premio Nobel: «Lo hanno dato a Barack Obama 15 secondi dopo che era arrivato alla Casa Bianca. E lui stesso si chiedeva perché. A me forse non lo daranno mai, nonostante tutto quello che ho fatto. Guardate, per esempio, come ho cambiato i rapporti con la Corea del Nord».

 ??  ?? Le tappe 1Costruire un muro al confine con il Messico è la principale promessa elettorale di Trump. Il braccio di ferro su come finanziarl­o con i dem, che controllan­o la Camera, ha portato allo shutdown Uno shutdown da record 2A fine gennaio lo shutdown più lungo della Storia Usa si chiude con un accordo temporaneo. Ieri quello definitivo, con lo stanziamen­to di fondi per l’amministra­zione federale fino a settembre L’accordo e il «rilancio» 3L’accordo prevede 1,375 miliardi di dollari per la costruzion­e di barriere al confine con il Messico, ma per il presidente non era abbastanza, così ha dichiarato l’emergenza nazionale Il pesoDonald Trump, 72 anni, mentre attraversa il colonnato della Casa Bianca. Il presidente Usa ha messo su due chili rispetto a un anno fa, secondo il check-up annuale a cui si è sottoposto al Walter Reed National Military Medical Center. È entrato quindi nella fascia che contraddis­tingue la categoria degli obesi
Le tappe 1Costruire un muro al confine con il Messico è la principale promessa elettorale di Trump. Il braccio di ferro su come finanziarl­o con i dem, che controllan­o la Camera, ha portato allo shutdown Uno shutdown da record 2A fine gennaio lo shutdown più lungo della Storia Usa si chiude con un accordo temporaneo. Ieri quello definitivo, con lo stanziamen­to di fondi per l’amministra­zione federale fino a settembre L’accordo e il «rilancio» 3L’accordo prevede 1,375 miliardi di dollari per la costruzion­e di barriere al confine con il Messico, ma per il presidente non era abbastanza, così ha dichiarato l’emergenza nazionale Il pesoDonald Trump, 72 anni, mentre attraversa il colonnato della Casa Bianca. Il presidente Usa ha messo su due chili rispetto a un anno fa, secondo il check-up annuale a cui si è sottoposto al Walter Reed National Military Medical Center. È entrato quindi nella fascia che contraddis­tingue la categoria degli obesi

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