Corriere della Sera

«La giustizia è stata clemente Ma ora lasciatemi solo con Mara»

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Èstato tra gli ultimi ad avere la buona notizia. Ma per la grazia non ha gioito. «Ringrazio tutti per questo affetto, ho ricevuto decine e decine di telefonate — dice Vitangelo Bini, 89 anni, ex ispettore dei vigili urbani di Firenze — e soprattutt­o ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La giustizia è stata clemente con me, ma adesso lasciatemi solo con mia moglie Mara». Poi ha parlato con la figlia Angela. «Lo rifaresti babbo?», le ha chiesto lei. «Sì, nonostante questo peso che mi porto addosso e la vita che mi sono rovinato lo rifarei per amore della tua mamma», le ha risposto. Vitangelo uccise la moglie, malata di Alzheimer, a colpi di pistola nel letto del reparto dove era stata ricoverata la donna. Per dodici anni di strazianti sofferenze l’aveva assistita a casa in ogni modo e con un amore che, durante i processi aveva commosso anche i giudici. In primo grado, per quell’omicidio, Bini fu condannato a sei anni e sei mesi e il minimo della pena fu confermato anche in Cassazione. Oggi Vitaliano vive da solo in un piccolo appartamen­to nell’immediata periferia di Prato. Ieri è stato abbracciat­o dai due figli, Angela e Antonio, che hanno gioito quando l’avvocato Lapo Bechelli ha dato loro la notizia della grazia. «E non poteva essere altrimenti perché quel gesto terribile e disperato — spiega il legale — è stato in realtà un atto di amore. Uccise la sua moglie amatissima proprio quando gli fu tolta e temeva che in quelle condizioni non avesse più l’assistenza che lui le aveva dato in tutti quegli anni di malattia». Anche ieri Vitaliano l’ha ripetuto ad amici e parenti: «Sono un omicida, ma l’ho fatto per lei».

 L’ho fatto per amore di mia moglie, nonostante questo peso che mi porto addosso e la vita che mi sono rovinato Ringrazio il Presidente Mattarella

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