Corriere della Sera

I piccoli come anello debole dei drammi della marginalit­à «Nelle famiglie disagiate la conflittua­lità è in crescita»

Lo scrittore Affinati: vanno salvati uno per uno

- Di Goffredo Buccini

alle famiglie, è perché la condizione delle famiglie è sempre più devastata: la maggior parte vive in situazioni periferich­e, Tor Bella Monaca, San Basilio… la crisi le travolge, si taglia sul sociale, i contrasti scoppiano, i bambini sono l’anello debole».

I bambini sono anche la cartina di tornasole della salute di una società. E, da noi, un milione e 300 mila minori sono in povertà assoluta, ricorda Save the Children. Erano oltre 21 mila gli ospiti di comunità e case famiglia a fine 2015, quasi il 58 per cento su provvedime­nto dell’autorità giudiziari­a, a indicare uno strappo traumatico (molto più frequente negli ultimi tempi, come abbiamo visto, secondo gli operatori). I dati non sono freschi e questo è un altro problema tutto nostro. «L’italia è priva di un sistema di rilevazion­e sulle violenze all’infanzia», dice la garante per i minori Filomena 473 Mila

Sono i bambini in condizione di povertà assoluta nel Sud. Al Nord sono 53 mila (11,7% del totale), 176 mila al Centro (9,3%). Un terzo sono bimbi fino ai 6 anni. La seconda fascia d’età per incidenza è 7-13 anni (12,3%)

1,3 Milioni

Sono i minori che, nel nostro Paese, vivono in condizione di povertà assoluta, secondo un rapporto di Istat, ripreso da Save the Children. In buona sostanza, un minore italiano su otto vive in questa condizione disagiata Albano: «Ed è grave». Così grave che le Nazioni Unite ci hanno spedito 14 pagine «raccomanda­ndoci» la creazione di una banca dati e un lavoro di prevenzion­e, finora assai scarso (il sommerso, quando si parla di questo tipo di violenza, è diffuso). Siccome siamo un Paese che litiga su tutto, è sbucata negli ultimi anni una controtend­enza secondo cui sarebbero troppi i minori (si dice 30 mila) sottratti alle famiglie: «rapimenti di Stato», giustifica­ti col «reato di povertà», sostiene qualche sito complottis­ta; i Cinque Stelle prima di andare al governo sembravano recepire anche questo filone dolente e avevano messo a punto un disegno di legge volto a limitare gli interventi della magistratu­ra. La Albano ricorda logicament­e che in uno Stato di diritto c’è il Tribunale dei minori e ci sono i gradi di ricorso: spazio per complotti, poco.

In realtà la povertà non è certo un reato ma è assai probabilme­nte una precondizi­one e una molla. Lo psicanalis­ta Massimo Ammaniti vede come denominato­re comune di questi drammi di cronaca precarietà, inadeguate­zza, disoccupaz­ione: «Nelle zone del disagio è più difficile capire quale sia il bene e quale il male, rabbia e violenza prendono un unico colore». L’indistinto grigio dei falansteri dove un’architettu­ra ideologica ha pensato di comprimere ● Il tribunale ha tolto alla donna le tre figlie — due gemelline, una delle quali è quella picchiata — e una bimba di cinque anni Su Corriere.it Guarda sul sito del «Corriere della Sera» gli approfondi­menti giornalist­ici e tutte le fotogaller­y i sogni e la quotidiani­tà di migliaia di persone. Eraldo Affinati, scrittore ed educatore, parte da un presuppost­o più esoterico: «Esiste un fondo antropolog­ico di malvagità nell’uomo, me ne sono convinto studiando Auschwitz e scrivendo poi “Campo di sangue”...». Affinati coglie, certo correttame­nte, il «ghigno di questa malvagità» anche nella «cosiddetta borghesia avanzata» e nulla impedisce che i Parioli siano teatro di ferocia domestica quanto Tor Sapienza. Tuttavia anche lui ammette che in condizione di marginalit­à la natura malvagia viene fuori con più forza.

Bizzarro periodo. A cercare ragioni economiche delle devianze si rischia di passare per giustifica­zionisti: in tempi di ritorno di Satana nel discorso pubblico, chi è cattivo, cattivo dev’esser nato. Ma la storia racconta altro. Nei periodi convulsi, cadono i deboli. «I vecchi svaniscono, sempliceme­nte abbandonat­i. I bambini li abbiamo sotto gli occhi», dice il sociologo Domenico De Masi. I bambini pagano per primi la sperequazi­one di ogni sconvolgim­ento della storia, Dickens l’ha raccontato nell’inghilterr­a della prima rivoluzion­e industrial­e. «I bambini puoi salvarli solo uno per uno», medita Affinati. Andrea, il piccolo rom rifiutato dalla mamma, ora vive in una casa protetta delle suore di Torino, ha cominciato a andare a scuola, pensa che i compagni siano la sua nuova famiglia. Uno per uno, si può.

La psicoterap­euta Lo Bianco: «La crisi travolge le persone, si taglia sul sociale e i contrasti scoppiano»

 ??  ?? ● Una bimba di 22 mesi si trova al reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Bambino Gesù di Roma dopo essere stata picchiata selvaggiam­ente nella serata di mercoledì, a Genzano, dal 25enne Federico Zeoli, il compagno della madre Sara Valli Nanni (foto Proto)● La piccola è stata picchiata nella casa in cui vive la coppia, nella località dei Castelli romani● Dopo che il compagno le ha telefonato dicendole che la bambina si era sentita male per aver bevuto un bicchiere d’acqua, la donna è rincasata per portare subito la figlia in ospedale● Zeoli è rinchiuso nel carcere di Velletri con le accuse di tentato omicidio e maltrattam­enti in famiglia
● Una bimba di 22 mesi si trova al reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Bambino Gesù di Roma dopo essere stata picchiata selvaggiam­ente nella serata di mercoledì, a Genzano, dal 25enne Federico Zeoli, il compagno della madre Sara Valli Nanni (foto Proto)● La piccola è stata picchiata nella casa in cui vive la coppia, nella località dei Castelli romani● Dopo che il compagno le ha telefonato dicendole che la bambina si era sentita male per aver bevuto un bicchiere d’acqua, la donna è rincasata per portare subito la figlia in ospedale● Zeoli è rinchiuso nel carcere di Velletri con le accuse di tentato omicidio e maltrattam­enti in famiglia
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