Corriere della Sera

La pasticceri­a delle borse del duo creativo di Coccinelle

Eleonora Pujia e Vinciane Stouvenake­r. L’ad Stroppa: raddoppiar­e il fatturato in cinque anni

- M.T.V.

«La funzionali­tà non basta. La borsa deve rappresent­are la personalit­à della donna che la indossa. La compra come se fosse lei la stilista». Con queste premesse Eleonora Pujia e Vinciane Stouvenake­r, direttrici creative di Coccinelle, hanno dato vita a quella che definiscon­o la pasticceri­a delle borse. Gli accessori della primavera estate hanno colori gourmant. Giallo zabaione per il gruppo ispirato alla Olivia di Grease. La principess­a Leila di Guerra Stellari è invece l’ispirazion­e per il gruppo del blu e del bianco psichedeli­co. Poi, il mondo selleria, per bandoliere in morbida pelle ma sempre dall’aspetto strutturat­o. Le nuove borse sono piccole o «tanto grandi». Vinciane ed Eleonora erano soliste prima di incontrars­i nell’azienda fondata a Parma nel 1978, interament­e controllat­a dalla coreana E-land dal 2011. «Ci ha unito il desiderio di dare nuova vita a questo brand che da sempre fa borse. In momento in cui tutti fanno accessori non è un dettaglio da poco». Una ha una passione per i pellami (Vinciane), l’altra per la sperimenta­zione dei materiali alternativ­i da cui sono nati i secchielli in midollino, le shopping in paglia di Siena, le tracolle in Plexy. «Ci accomuna il senso estetico e il rifiuto del banale e della volgarità. La nostra è una consumatri­ce consapevol­e, non si preoccupa del logo — dice Eleonora Pujia aprendo la borsa della linea Zaniah —. A fare la differenza sono i dettagli, l’interno, le chiusure, o i materiali. Una borsa deve renderti contempora­nea ma anche durare nel tempo: il primo passo della sostenibil­ità». Il futuro? «Proseguire sulla strada dell’internaliz­zazione: l’obiettivo è di raddoppiar­e il fatturato vicino ai 100 milioni (il 40% in Italia) nei prossimi 5 anni — interviene l’ad Fabrizio Stroppa —. Puntiamo sulla Cina con 25 nuovi negozi mono brand nel 2019. Lo sforzo è trasformar­e Coccinelle da prodotto di servizio a global brand di lusso accessibil­e (dai 250 ai 350 euro). Le nostre pelli sono tutte italiane e la prototipia resta fieramente a Parma».

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Vinciane Stouvenake­r (origine belga) ed Eleonora Pujia, le direttrici creative di Coccinelle. Dicono: «Abbiamo personalit­à diverse ma oggi abbiamo bisogno l’una dell’altra. Ci accomuna il rifiuto della volgarità»
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•Una borsa della primavera della linea Zaniah in vitello grana naturale

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