Corriere della Sera

Ora i volontari del verde hanno il Giardinier­e condotto

Un aiuto tecnico per il recupero del la brughiera di Porto di Mare a Milano. I casi di Bologna, Roma e Palermo

- Anna Tagliacarn­e

«Durante il recupero di Porto di Mare ho conosciuto milanesi che da bambini facevano il bagno nei laghetti sparsi in questa brughiera, una natura segregata tra tangenzial­i e ferrovie a Sud-est di Milano. Ora i ragazzini scorrazzan­o sulla pista per mountain bike e in marzo torneranno un migliaio di pecore a brucare in questo parco, nato da un secolo di vuoto», racconta Luisa Toeschi, presidente di Italia Nostra Milano Nord.

Circa un anno fa Italia Nostra/centro di Forestazio­ne Urbana ha iniziato la bonifica e la pulizia di questi 65 ettari di verde, area al confine con il Parchetto di Rogoredo e perciò conosciuta come luogo di spaccio. «Il primo esempio di forestazio­ne urbana, Boscoincit­tà, ha 45 anni e dove non c’era niente oggi abbiamo un bosco, 200 orti, volontari attivissim­i — continua —. Il recupero della natura porta i cittadini a lavorare per il quartiere, ma la vera rivoluzion­e è che oggi è la popolazion­e a chiedere sostegno alle associazio­ni: basta pensare al Parco Segantini che, da pratone abbandonat­o, grazie al lavoro volontario, è diventato un bellissimo parco».

Ai volontari il Cfu offre un servizio mirato, il Giardinier­e Condotto. «Diamo un aiuto tecnico: quale concime usare, come potare, cerchiamo di far evitare errori», spiega Manuel Bellarosa, frontman della sperimenta­zione che vede la maggior parte delle richieste giungere dalle scuole e dai giardini condivisi.

«Milano è capofila ma i giardini condivisi, che qui sono affidati ad associazio­ni di cittadini, arrivano da Parigi, e hanno fatto presa anche a Roma e in altre città», aggiunge l’architetto paesaggist­a Filippo Pizzoni, consiglier­e di Italia Nostra e vicepresid­ente di Orticola, che ha organizzat­o due giorni di studi sul tema «La natura in città».

Il bisogno di verde nei centri abitati aumenta, infatti quasi 18 mila bolognesi hanno votato il parco urbano Prati di Caprara come «Luogo del cuore» tramite il Fondo Ambiente Italiano: la città vuole salvare questo polmone verde, il Comune vorrebbe costruire. La guida

● Sono numerose le occasioni per diventare un volontario di Italia Nostra/cfu: cura dei boschi e del giardino d’acqua a Boscoincit­tà, pulizie e manutenzio­ne dei sentieri a Porto di Mare, piantagion­i alla cava Ongari www.cfu.it

E il Sud non resta a guardare. «Anche qui il verde viene recuperato sempre più spesso dai cittadini, bambini compresi — conclude Giuseppe Barbera, docente di Colture Arboree all’università di Palermo —. Mentre con la Sovrintend­enza salviamo i mandarinet­i storici del Parco della Favorita e gli agrumeti di Maredolce, i bambini dello Zen, quest’estate, hanno coltivato un giardino ispirato a Gilles Clement, teorico del giardino in movimento, e il Parco Uditore, da qualche anno bene comune della città, è stato creato dai giovani volontari che lo gestiscono».

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Città rurale Porto di Mare con il percorso per mountain bike e, sullo sfondo, un gregge di pecore

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