Alitalia, il Tesoro mette i paletti per l’ingresso
Tria: la conversione del prestito ponte soltanto con un buon piano e secondo le regole Ue
Quanto Stato ci sarà nel capitale Alitalia è prematuro capirlo. L’ipotesi è che nella newco che si costituirà al termine dell’amministrazione straordinaria (con una bad company che includerà circa 3 miliardi di debiti) il 60% sarà di pertinenza del ministero del Tesoro, di Ferrovie dello Stato e di uno o due aziende pubbliche. Che la «quadra» non sia ancora stata trovata lo si capisce dalle parole del ministro del Tesoro Giovanni Tria che ha confermato la «disponibilità del governo» a partecipare, ma a due condizioni: che la «nuova compagnia possa stare sul mercato» e che «avvenga secondo le regole europee».
Non è chiaro a quanto ammonterà la partecipazione del Mef nel capitale del vettore, che avverrà a seguito di una conversione di parte del debito in equity. Lo Stato ha prestato ad Alitalia 900 milioni di euro che vanno rimborsati (più gli oltre 100 milioni di interessi). L’operazione di conversione dovrà avvenire a tassi di mercato, con Cassa depositi a fare da banca per gli acquisti di aerei in leasing usando il suo merito di credito, migliore di Alitalia. Due società specializzate calcolano che questo potrebbe comportare un taglio fino al 27-30% dei canoni mensili. Resta da capire quale sarà la quota di Fs che sta negoziando con i partner industriali interessati: Delta Air Lines ed easyjet. L’ad Gianfranco Battisti spinge per una partecipazione non oltre il 30% per non stressare i conti del gruppo chiamato a un investimento da 6 miliardi in 600 treni pendolari nei prossimi anni.
Tre fonti spiegano al Corriere che Delta ed easyjet stanno ragionando su come potrebbe avvenire l’integrazione nel network di rotte e sui pesi finanziari all’interno di quel 40%. Nelle conversazioni private alcuni analisti statunitensi sottolineano il silenzio di Delta. Anche con gli ambienti finanziari. «Nei documenti che hanno depositato alla Sec (la Consob americana, ndr) l’8, l’11 e il 14 febbraio non si fa cenno ad Alitalia», sostengono. La low cost britannica intanto ribadisce il suo «no comment» sulle trattative.
La prossima data importante sarà il 20 febbraio: a Londra americani e britannici presenteranno a Fs l’idea di nuova Alitalia. «Se il documento sarà in linea con le aspettative industriali — confidano le fonti — a quel punto Ferrovie proporrà una lettera d’intenti con esclusiva».
L’incontro di Londra
Il 20 febbraio Delta ed easyjet presenteranno il progetto Alitalia a Fs