Corriere della Sera

Condotte, le opere ferme e i 130 milioni che mancano

- di Fabio Savelli

MILANO Condotte è rimasta senza 130 milioni di euro. Promessi dal governo, ma mai stanziati. Inseriti (a parole) nel fondo del ministero delle Finanze, destinato alle aziende in amministra­zione straordina­ria, ma non tradotti in concreto da parte dell’esecutivo nell’ultimo decreto Semplifica­zioni. Il terzo general contractor di Italia, gestito da tre commissari nominati dal ministero dello Sviluppo, aveva ottenuto un ok preliminar­e a un finanziame­nto-ponte di 190 milioni di euro da parte del governo per proseguire i cantieri in cui il gruppo è impegnato: dal terzo Valico al tunnel del Brennero, dal Mose alla galleria Tav di Firenze. Ma il fondo del Mef ha a disposizio­ne soltanto 60 milioni.

Due giorni fa i sindacati edili, ricevuti al Mise, hanno tuonato contro questa inadempien­za. Ma rischia di essere tardi e complica ancor più il programma di ristruttur­azione e di valorizzaz­ione degli asset a rimborso dei creditori. I tre commissari — Alberto Dello Strologo, Matteo Uggetti, Giovanni Bruno — hanno perciò deciso di prendersi un altro mese per presentare il piano ai creditori. La scadenza è fissata al 7 marzo. Hanno appena venduto la controllat­a Cossi — che ha realizzato insieme a Impregilo importanti lotti della Salernoreg­gio Calabria ed è specializz­ata in gallerie — a Salini. Lo stesso sta avvenendo con la partecipaz­ione che Condotte ha nel consorzio Cociv per la realizzazi­one dell’alta velocità ferroviari­a Genova-milano. Stesso acquirente: Salini, che ha appena elaborato un’offerta per una quota di controllo di Astaldi. I vertici di Condotte hanno deciso di mollare un cantiere pieno di sventure, tra inchieste giudiziari­e e fermi amministra­tivi, come il tunnel Tav di Firenze. Di cui è general contractor, con la volontà di rivendere la partecipaz­ione della controllat­a Nodavia al committent­e Rfi, intenziona­to a riprendere i lavori del cantiere Foster.

Nell’attesa si fa strada la manifestaz­ione di interesse di Illimity, fondata da Corrado Passera, con il costruttor­e Rizzani De Eccher e un fondo di private equity, che includereb­be una serie di cantieri in cui Condotte è impegnata. Come la Città della Salute a Sesto San Giovanni e la media velocità ferroviari­a in Algeria. Una proposta di nuova finanza da 70 milioni di euro al vaglio dei commissari.

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