Dopo l’olimpiade, Torino si allontana anche dalle Atp finals
Il tennis italiano ci aveva sperato, ma le Atp finals si allontanano da Torino. Un altro schiaffo dopo quello olimpico. Il lavoro diplomatico della sindaca Chiara Appendino è servito a poco dinnanzi alle liti tra Movimento 5 Stelle e Lega al governo. Il primo no alla garanzia da 78 milioni necessaria per la candidatura è arrivato giovedì sera, quando non c’è stato l’accordo tra i sottosegretari Simone Valente e Giancarlo Giorgetti (foto), che ha sottolineato: «Se non ci sono le risorse, diventa complicato e illegittimo dare le garanzie». Contro di lui si sono scagliati i grillini torinesi, che l’hanno accusato di usare il torneo come «merce di scambio sul sostegno alla candidatura olimpica di Milano e Cortina». Ieri giornata di trattative sia da Torino, con la richiesta di Appendino di «sciogliere gli indugi in una fase così delicata», che a Roma, con chiamate tra la sottosegretaria Laura Castelli, il leader Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte. Ma il gelo con la Lega non si è sciolto. Ecco perché il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ha deciso di scrivere ad Atp, chiedendo una proroga per votare la proposta di legge parlamentare del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari «volta ad autorizzare una spesa complessiva, per gli anni 2021-2025, di 78 milioni». Una garanzia debole, forse, per battere le altre candidate: Londra, Manchester, Tokyo e Singapore.