Abusi, il Papa «caccia» Mccarrick dalla Chiesa
L’ex arcivescovo di Washington condannato e ridotto allo «stato laicale»: non era mai accaduto a un cardinale
CITTÀ DEL VATICANO Da cardinale a spretato in meno di sette mesi. La decisione del Papa era ormai attesa, ma non per questo è meno clamorosa: l’ex arcivescovo di Washington Theodore Mccarrick, 88 anni, è stato «dimesso dallo stato clericale». Le prove contro di lui, molestatore di seminaristi, erano schiaccianti. In almeno tre casi si trattava di minorenni. La situazione era tanto grave che Francesco, il 27 luglio, gli aveva già imposto la «rinuncia» alla porpora.
Da quando Benedetto XVI ha disposto la tolleranza zero contro la pedofilia nel clero, sono stati centinaia i sacerdoti spretati, da ultimo anche due vescovi cileni. Ma non era mai accaduto a chi è stato cardinale. Il processo in Vaticano che lo ha riconosciuto colpevole di abusi su «minori e adulti» è stato rapido. La Santa Sede ha sostenuto di essere stata informata di accuse circostanziate nel settembre 2017 e avere avviato un’indagine. A ottobre dell’anno scorso, dopo aver cacciato Mccarrick dal Collegio cardinalizio per i «gravi indizi» emersi, Francesco aveva disposto «un ulteriore accurato studio dell’intera documentazione». L’11 gennaio «il congresso della Congregazione per la dottrina della fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale», informa l’ex Sant’uffizio: «L’accusato è stato dichiarato colpevole dei seguenti delitti: sollecitazione in confessione e violazioni del sesto comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere; pertanto gli è stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale». Il ricorso di Mccarrick è stato respinto il 13 febbraio; la sentenza notificata il 15. Infine «il Santo Padre ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso res iudicata, cioè non soggetta ad ulteriore ricorso».
Giovedì si riunirà in Vaticano l’«incontro sulla protezione dei minori», cui Francesco ha convocato i rappresentanti di tutte le conferenze episcopali del mondo: al centro, la responsabilità dei vescovi. Lapidario il commento del cardinale Daniel Dinardo, presidente dei vescovi Usa: «Nessun vescovo, non importa quanto influente, è al di sopra della legge della Chiesa». Parola d’ordine, trasparenza: la diocesi di Brooklyn ha reso pubblici ieri i nomi di 108 preti «credibilmente accusati» di abusi su
Proteggere i minori Giovedì l’incontro sulla protezione dei minori: al centro la responsabilità dei vescovi
minori, per lo più «dagli anni 30 al ’79», con due casi «dopo il 2002»; giorni fa anche le 5 diocesi del New Jersey hanno pubblicato un elenco di 180 preti coinvolti.
Il caso Mccarrick era al centro del dossier di Carlo Maria Viganò, l’ex nunzio negli Usa che in agosto arrivò a chiedere le dimissioni di Francesco. Ma il problema risale nel tempo: quando, a novembre 2000, Mccarrick fu promosso da Newark ad arcivescovo di Washington, le voci circolavano da anni. Denunce ed istruttorie, però, non approdarono a nulla: Mccarrick era molto potente, procurava molti soldi, e in Vaticano godeva di grandi coperture.