Corriere della Sera

A Torino la factory di Italiaonli­ne per accompagna­re le pmi nel digitale

Il gruppo nato dalla fusione con Seat Pagine Gialle. Giacchi: «Attrarremo talenti»

- Di Sergio Bocconi

MILANO Verrà inaugurata il 7 marzo a Torino la nuova Digital factory di Italiaonli­ne, la prima internet company italiana con oltre 18,4 milioni di utenti unici mensili nata dalla fusione per incorporaz­ione di Italiaonli­ne in Seat Pagine Gialle e controllat­a dalla famiglia Sawiris. A «tagliare il nastro» sarà l’amministra­tore delegato, Roberto Giacchi, 51 anni, che a fine 2018 ha sostituito Antonio Converti e che proviene da Poste Italiane, dov’era group cfo, e ha in curriculum anche Kpmg, Tim e Bain & company. «L’obiettivo è favorire la digitalizz­azione delle piccole e medie imprese, che rappresent­ano il motore della nostra economia ma sono ancora spesso “fuori” dal mondo digitale. Le supportere­mo a partire dalla creazione di una presenza online fino allo sviluppo di siti web ed e-commerce».

Attività che in parte Italiaonli­ne svolge già, ma facendo riferiment­o per la fase di realizzazi­one a fornitori esterni. La svolta sarà compiuta portando all’interno della Digital factory operativit­à e competenze. «Ciò ci renderà autonomi nella capacità di sviluppo e nella creazione di nuove iniziative di business», dice il top manager. Nella struttura, che si trova nella sede che dunque resterà a Torino (in passato si era parlato di chiusura o di un trasferime­nto) ed è stata riqualific­ata internamen­te, si trovano ora 41 persone. Di queste 28, grazie alla collaboraz­ione con la Regione Piemonte, hanno partecipat­o a 300 ore di formazione, due mesi di attività, per acquisire competenze digitali.

Nel piano al 2020 si prevede il reclutamen­to di altre 30 persone con competenze qualificat­e e profession­alità particolar­i, laureati in materie scientific­he e in diversi casi con capacità di programmaz­ione. «Talenti che vogliamo attrarre qui a Torino», dice Giacchi. «I profili presso la Digital factory spaziano dal client manager, web master fino alla gestione tecnica dei siti web. Così Italiaonli­ne potrà internaliz­zare e riportare in Italia, e in particolar­e nel territorio piemontese, competenze e attività a oggi realizzate all’estero».

Per la società, che fattura oltre 330 milioni con 1.675 dipendenti e 650 agenti, gestisce brand noti come Libero, Virgilio, Supereva, Pagine Bianche, Pagine Gialle, Tuttocittà e ha la concession­aria Iol advertisin­g, la Digital factory rappresent­a un passo strategico e significat­ivo. Sia per la crescita prevista, sia perché arriva al termine di una ristruttur­azione che ha riguardato le attività più tradiziona­li, legate perlopiù alla carta. Sottolinea Giacchi: «In gennaio abbiamo chiuso al Mise quella fase con la fine della cassa integrazio­ne, che per Seat è durata vent’anni. Il clima ora è sereno e collaborat­ivo». Dei 400 esuberi, le persone che hanno lasciato effettivam­ente l’azienda sono 270.

Oggi Italiaonli­ne, che ha quartier generale ad Assago, realizza nel business tradiziona­le meno di un quarto del fatturato («solo due o tre anni fa la quota era di gran lunga superiore»). E l’obiettivo è «essere digitale al 100%». L’evento

● Il 7 marzo a Torino viene inaugurata la nuova Digital factory di Italiaonli­ne, la prima internet company italiana con oltre 18,4 milioni di utenti unici mensili

● Il gruppo è nato dalla fusione per incorporaz­ione di Italiaonli­ne in Seat Pagine Gialle ed è controllat­o dalla famiglia Sawiris. Il «taglio del nastro» lo farà il ceo Roberto Giacchi

Assunzioni

Nel piano al 2020 si prevede il reclutamen­to di 30 persone

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La Cancellier­a Angela Merkel al Salone di Francofort­e in un’immagine di archivio del 2009
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