Spalletti coccola Lautaro: «È uno dei miei»
A San Siro c’è la Sampdoria. «Il bene dell’inter viene prima, il Toro mi piace»
MILANO Spalletti ci prova a spiegare che oggi si gioca contro la Samp, che «la partita è importante e loro hanno un allenatore, Marco Giampaolo, bravissimo». Però interessa, tiene banco, solo il caso Icardi. «Ci sono dei passaggi logici, tutti i ragionamenti devono essere verso il rispetto e il bene della squadra. È semplice», analizza il tecnico tornando sulla decisione di togliergli la fascia.
L’allenatore è chiamato a giudicare una situazione scomoda e intricata. Non il suo primo caso-capitano. Gli accadde anche con Francesco Totti. «Non ci sono analogie fra quanto successo con Totti a Roma e ora con Icardi. Qui le scelte le ha fatte l’inter, la società, non io. Ranocchia è il “vero”´ capitano del nostro spogliatoio. È lui quello che azzecca tutti i messaggi da mettere sui social. Qualcun altro invece a volte va oltre. Il leader è colui che sta dentro la squadra e non noti. Poi quando c’è un problema invece il leader dice subito “eccomi qui”. Così è Mauro ma anche Handanovic, Ranocchia o Borja Valero», sottolinea. punti nel ritorno per l’inter (gli stessi dell’andata), frutto di un pari con il Sassuolo, due k.o. con Toro e Bologna e la vittoria con il Parma
Sia come sia non avrà Icardi, però le lodi che riserva a Lautaro Martinez sono un attestato di stima non da poco. «È uno che si butta nel fuoco, è proprio un mio calciatore. Uno che mi piace, per modo di fare, impeto. Fuori dall’area è più disinvolto di Mauro, bisogna vedere se dentro ha la stessa forza», sottolinea Spalletti. Insomma, accantonato un bomber si spera in fretta di trovarne un altro.
Un po’ tutti si augurano un Lautaro in grado di sopportare la pressione e di continuare a segnare, come ha fatto contro il Parma e in Europa League a Vienna. Lo sperano l’allenatore, i dirigenti e pure il presidente Steven Zhang, rientrato dalle vacanze e salito ad Appiano per cenare con la squadra alla vigilia del match contro la Samp di Quagliarella, ma anche dell’ex nerazzurro Walter Sabatini. «Dopo il k.o. con il Frosinone, abbiamo l’obbligo di riscattarci», chiarisce il tecnico Giampaolo. A San Siro è già risuscitato il Bologna. L’inter è convalescente e scossa, Spalletti lo sa.