Le ultime tappe del Giro 102 Veneto decisivo per la vittoria
Quattro tappe, 399 chilometri, sette gran premi della montagna: dal 30 maggio al 2 giugno, nei giorni più caldi della sua sfida agonistica, il 102° Giro d’italia parlerà veneto. Terra di grandi campioni e storiche sfide, la regione sarà, assieme all’emilia Romagna sede di partenza, la più coinvolta nell’edizione 2019 della corsa rosa. La passerella veneta (si pedalerà nelle province di Belluno, Treviso, Venezia, Padova e Verona) è stata presentata ieri alla fiera veronese Cosmobike da Rcs Sport, alla presenza dei tre grandi del ciclismo azzurro che nella città scaligera hanno vinto il Giro: Giovanni Battaglin, Francesco Moser e Ivan Basso. Il weekend lungo che assegnerà la maglia rosa finale è una sintesi perfetta della struttura di una corsa a tappe. Si comincia con la Valdaorasanta Maria di Sala del 30 maggio, l’ultima occasione per gli sprinter: scollinato il facile Cimabanche, i corridori affronteranno una lunghissima discesa fino alla cittadina del veneziano dov’è posto il traguardo. Il giorno successivo, movimentata tappa da cacciatori di classiche: start a Treviso, arrivo ai non impossibili 1.500 metri di San Martino di Castrozza. Grandi salite ed enorme fascino poche ore dopo nella frazione numero 20, tappone durissimo che partendo da Feltre, nel Bellunese, scala in successione Cima Campo, il leggendario passo Manghen e il Rolle per concludersi sulla salita dove Tullio Campagnolo inventò il cambio della bicicletta (il Croce d’aune) con un traguardo perfidamente allungato sull’inedita e durissima cima del Monte Avena. Il tempo di rifiatare ed ecco la cronometro conclusiva, spettacolare passerella individuale di 17 chilometri che dopo aver circoscritto Verona (occhio alla collina delle Torricelle) piomberà dentro l’arena.