Le fiction da record di Ra1 dopo l’onda lunga di Sanremo
C erto c’è l’onda lunga di Sanremo, ma anche le difficoltà del principale competitor: sta di fatto che nella settimana successiva al Festival Rai1 conserva una netta leadership fra le reti generaliste, con una media di 5.779.000 spettatori in prima serata, per una share del 22,1%, almeno tre punti in più della performance nella stagione. A farne le spese è soprattutto Canale 5, ferma al 14,4% di share nella settimana post-sanremese.
Una settimana iniziata con Che tempo che fa, che ha raccolto 4.764.000 spettatori, per una share del 18,5%. Ed è proseguita, soprattutto, con la fiction, che continua a funzionare da appuntamento rituale e trasversale alle età e alle generazioni. Lunedì è stata la volta del Commissario Montalbano, con l’inedito L’altro capo del filo, ascolto top della settimana (11.108.000 spettatori, per una share del 44,9%).
L’infilata di performance record prosegue martedì, sempre sulla scia di Sanremo, con il film tv Io sono Mia, dedicato a Mia Martini: 7.727.000 spettatori medi e una share del 31%. E anche giovedì vince il prime time Che dio di aiuti 5, con 5.427.000 spettatori e una share del 22,1%. La fiction, insomma, resta uno dei contenuti più capaci di caratterizzare la televisione generalista e di assicurarle grandi ascolti: tanto nel caso di Montalbano quanto in quello di Io sono Mia quel che colpisce è la trasversalità dei pubblici. Montalbano supera addirittura il 50% di share fra gli spettatori con più 55 anni (che è il pubblico televisivo più numeroso), ma si attesta comunque sopra il 30% sui target più giovano, da 8 anni in su.
Per Io sono Mia stessa composizione: 36% di share sopra i 55 anni, ma anche 23% fra i 15-24enni. Fiction trasversali anche rispetto ai livelli di istruzione. Canale 5 è debole sulla fiction: stasera si prova a voltare pagina con la nuova linea di prodotti inaugurata con Non mentire. (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel