Corriere della Sera

Il Milan sbanca Bergamo e vola in zona Champions Piatek super doppietta

Lo «spareggio» di Bergamo premia Gattuso: quarto posto a un punto dall’inter L’atalanta s’illude con Freuler ma Piatek (2) e Calhanoglu mandano i rossoneri in orbita

- di Bocci e Passerini

BERGAMO Kris Piatek oscura Zapata, ammutolisc­e lo stadio atalantino, prende per mano il Milan che nella notte più complicata puntella il 4° posto e si porta a una sola lunghezza dall’inter terza, quando al derby manca solo un mese. È vero che l’inter oggi può allungare con la Samp, ma il calendario rossonero da qui alla stracittad­ina è tutt’altro che impossibil­e. Gattuso supera Gasperini per la prima volta, in tribuna Leonardo sorride soddisfatt­o: il mercato di gennaio lancia in orbita il Diavolo.

Piatek è una sentenza, quasi mezza squadra. L’infallibil­e Pistolero, 6 gol nelle 5 partite milaniste, 17 in campionato e 25 in stagione, ha la capacità di raddrizzar­e, all’ultimo respiro del primo tempo, una partita che si stava mettendo male. E poi nella ripresa, dopo il vantaggio procurato da una siluro di Calhanoglu, affossa l’atalanta e chiude il conto. Una doppietta bellissima che cancella definitiva­mente Higuain. Ma anche Paquetà è sempre più dentro il Milan, cresciuto sul piano dell’equilibrio, della sostanza, della consapevol­ezza. La difesa tiene bene, l’attacco è letale, il centrocamp­o tosto. E la classifica sorride a una squadra pronta a tornare nell’europa che conta 5 anni dopo l’ultima volta.

L’atalanta, applaudita dalla sua gente, deve crescere in esperienza. Per Gasperini, che festeggia nel peggiore dei modi le 100 panchine con la Dea, la lotta continua. La squadra c’è e dopo aver rotto l’equilibrio con Freuler, nel quarto d’ora finale del primo tempo ha l’occasione di chiudere il conto. Il gol di Piatek, nel recupero, stravolge tutto. E nel secondo tempo l’atalanta si sgonfia, colpita in contropied­e due volte nel giro di sei minuti e senza più riuscire a costruire.

La squadra del Gasp parte bene. Forza, palleggio, pazienza. E la solita manovra avvolgente in cui Gomez è un trequartis­ta atipico, giocando praticamen­te tra i mediani De Roon e Freuler, mentre Ilicic arretra il raggio di azione per favorire le incursioni di Hateboer. Il Milan, con la stessa formazione per la terza volta di fila, conferma la robustezza del pacchetto difensivo, ma spreca due occasioni con Kessie. L’atalanta rompe l’equilibrio dopo la mezz’ora con un’azione manovrata in cui partecipan­o Zapata, Hateboer e Ilicic. Lo sloveno smarca Freuler, quasi un rigore in movimento.

Dopo la rete sarebbe lecito aspettarsi la reazione milanista e invece l’atalanta prende ancora più campo, costruendo un paio di occasioni pericolose. Il Diavolo è in apnea però ha un Piatek in più: il Pistolero, anticipand­o Djimsiti, trasforma la prima palla buona nella spettacola­re girata sul secondo palo che vale il pareggio. Nella ripresa riparte l’atalanta, ma segnano i rossoneri: Calhanoglu con un gran tiro dopo una brutta respinta di Hateboer e Piatek di testa, saltando proprio sul rivale Zapata. L’emblema della partita. Il Milan vince con la Dea per la prima volta dal 2015 e vola a caccia dell’inter.

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 ??  ?? Capolavoro Krzysztof Piatek segna il gol del pareggio milanista con una straordina­ria girata di sinistro al volo su cross di Rodriguez. Nella ripresa farà doppietta con il gol di testa del 3-1(Ansa)
Capolavoro Krzysztof Piatek segna il gol del pareggio milanista con una straordina­ria girata di sinistro al volo su cross di Rodriguez. Nella ripresa farà doppietta con il gol di testa del 3-1(Ansa)

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