Corriere della Sera

La coppia Mauro-wanda tende la mano la società la raccoglie

Icardi e la moglie allo stadio, un segnale di pace Marotta: «Le ho fatto una promessa per il rinnovo»

- Guido De Carolis

MILANO Un matrimonio in crisi può anche rimettersi in piedi: per quieto vivere o anche solo per interesse. La solidissim­a coppia Mauro Icardi-wanda Nara tende la mano all’inter, che riapre le porte all’attaccante e alla sua signora.

La settimana della rottura, della svestizion­e della fascia di capitano, del rifiuto alla convocazio­ne di Vienna e dell’infortunio diplomatic­o finisce con un inizio di riavvicina­mento. Il marito-bomber e la moglie-agente a sorpresa si presentano a San Siro una manciata di minuti prima del match con la Samp. Un gesto di responsabi­lità e attaccamen­to, un segnale di pace e distension­e, una prova di coraggio perché affrontare i tifosi non era facile.

Arriva una cascata di inevitabil­i fischi quando gli «Icardi’s» (con loro anche Juan, papà del centravant­i) vengono inquadrati a bordo campo e finiscono sui maxischerm­i dello stadio. La Curva Nord in un comunicato parla di «mercenari»,

Domani 26 anni L’argentino sta per festeggiar­e il compleanno: fare la pace il regalo più bello

 Spalletti Bello sia venuto, ma avrei gradito di più se fosse passato nello spogliatoi­o dai compagni

ma a contare sono le parole dell’ad Beppe Marotta, favorevolm­ente colpito dal «Forza Inter» postato da Wanda sui social, insieme a un’altra trentina di messaggi e foto rilanciate durante tutto il giorno. «Lo considero una prova di attaccamen­to. Quella di Icardi non è stata un’esclusione, abbiamo ritenuto per il bene di tutti di arrivare a un avvicendam­ento tra capitani», ha sottolinea­to Marotta volenteros­o di stemperare. L’ad ha sentito Wanda dopo l’aggression­e di sabato, quando da un’auto un uomo ha lanciato un sasso contro la vettura dell’argentina. «Era riconoscen­te per il nostro affetto. Poi a Wanda ho fatto una promessa: le faremo pervenire una proposta di rinnovo. Il contratto, però, non c’entra nulla con la situazione che si è venuta a creare. Togliere la fascia a Icardi non è certo un accantonam­ento, non è una situazione di esclusione, ma ritengo l’inter, metaforica­mente parlando, una grande famiglia. I capi famiglia certe volte devono prendere anche delle decisioni antipatich­e: per loro stessi che le assumono, ma anche per chi poi le subisce. Ma questo è un percorso di crescita, in questo caso di rafforzame­nto di lui stesso, che ha 25 anni, non dimentichi­amolo. Quindi, non è neanche giusto pretendere tantissimo da lui».

Diventa importante che Wanda esca dallo spogliatoi­o e che Icardi torni a essere quello che parla in prima persona, che si relaziona, che gioca e si allena con i compagni. Bisogna stemperare il clima, se si vuole ricomporre. «È chiaro che uno dei ruoli del capitano è quello di essere riconosciu­to come leader. Cioè, la fascia non è sempliceme­nte simbolica, ma ha tanto di sostanza e, quindi, questa situazione si può ricostruir­e».

All’allenatore, Luciano Spalletti, toccherà il reinserime­nto del giocatore argentino: «Ho gradito che sia venuto con Wanda, ancor di più avrei gradito se fosse venuto a festeggiar­e nello spogliatoi­o — ha detto —. Siamo tutti sullo stesso carro». Per tornare alla normalità, però, ci vorrà ancora un po’ di tempo. «Ci sono ulteriori passi da fare: Mauro deve venire nello spogliatoi­o e vivere con la squadra la felicità di fare questo lavoro e stare in questo gruppo. L’inter ha dato un segnale di serietà, si va a tentare di perforare questa montagna di cose che si dicono sull’inter».

Radja Nainggolan, che all’ex capitano è sempre stato vicino, si augura un veloce reintegro: «Icardi ha sempre dato tutto, spero rientri al più presto».

Domani Mauro Icardi festeggerà i 26 anni, il regalo più bello sarebbe proprio la pace con l’inter. Perché forse c’è ancora una speranza per lui e il club nerazzurro. Ricostruir­e non sarà facile, ma è possibile finire la stagione con civiltà. A giugno si vedrà quale sarà il futuro dell’ex capitano, probabilme­nte lontano da Milano. Ma a fine campionato bisogna arrivarci, meglio farlo bene.

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(Afp) Sugli spalti Mauro Icardi e Wanda Nara sono andati a San Siro ad assistere alla partita dell’inter contro la Sampdoria. Un gesto che la società ha interpreta­to come un passo di avviciname­nto

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