Corriere della Sera

La rabbia dell’ex premier «Accade perché ho cercato di cambiare questo Paese»

E nel Pd si nota la «coincidenz­a» con il voto dei 5 Stelle su Salvini

- di Maria Teresa Meli

«Sono sconvolto, senza parole... Non mi capacito. Un provvedime­nto così sproporzio­nato a detta di chi si intende di queste cose. Una vicenda così ingiusta. Non me lo aspettavo proprio...». La notizia degli arresti domiciliar­i dei genitori coglie Renzi di sorpresa. Eppure ieri pomeriggio, a Montecitor­io, i parlamenta­ri dei 5 Stelle, in attesa del voto online su Salvini, confidavan­o a qualche giornalist­a amico: «Sta per arrivare una bomba per Renzi».

E qualcuno nel Pd nota la fortuita e fortunata coincidenz­a temporale. Emanuele Fiano, per esempio: «Lui stava rialzando la testa e domani (oggi per chi legge, ndr) i grillini potevano implodere per il via libera a Salvini...». Del resto, la coincidenz­a non sfugge nemmeno a Renzi: «Proprio oggi i miei vengono trattati come pericolosi criminali. Ma se qualcuno pensa di togliermi di mezzo con la strategia giudiziari­a si sbaglia di grosso. Non mi conosce bene...».

L’ex premier appresa la notizia disdice subito la presentazi­one serale del suo libro a Torino, si precipita a Firenze e decide di tenere una conferenza stampa oggi pomeriggio al Senato. Prima di quell’appuntamen­to, però, si lascia andare all’amarezza con i parlamenta­ri amici: «Tutta colpa mia, se non fossi in politica mia madre e mio padre non sarebbero stati trascinati nel fango in questo modo».

Quindi affida il suo pensiero a un lungo post su Facebook. «Da circa un’ora — scrive l’ex segretario del Partito democratic­o — mio padre e mia madre sono ai domiciliar­i. Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedime­nto così assurdo. Mai. Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello Stato».

Una premessa doverosa, ma Renzi, che non ha mai scordato «l’accaniment­o» nei suoi confronti sulla vicenda del Copasir, non può fare a meno di rivelare, seppur soppesando toni e parole, quello che pensa effettivam­ente di ciò che sta accadendo: «Arriverann­o le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenn­i, incensurat­i, sono davvero i pericolosi criminali che meritano oggi — casualment­e proprio oggi — questo provvedime­nto. Arriverann­o le sentenze e misureremo la credibilit­à delle accuse. Arriverann­o le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no». E ancora : «Da figlio sono dispiaciut­o per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazion­e immeritata e ingiustifi­cata. Se io non avessi fatto politica e non avessi cercato di cambiare questo Paese i miei oggi sarebbero tranquilla­mente in pensione».

Già, Renzi non riesce a non notare un collegamen­to tra la sua attività politica e i guai giudiziari che hanno coinvolto i suoi e anche lui medesimo: «Non posso dimenticar­e quello che hanno cercato di farmi quando ero premier, hanno tentato di utilizzare anche i servizi», confida. E aggiunge: «Quello che sta avvenendo è profondame­nte ingiusto». Quindi, di nuovo su Facebook, l’ex premier osserva: «Sia chiaro a tutti io non mollo di un centimetro. Non ho mai avuto tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e una giustizia giusta. So ciò che hanno fatto in questi anni alla mia famiglia. E mi basta per dire che non accetterem­o nessun processo nelle piazze o sul web. I miei genitori si difenderan­no in aula come tutti. I loro dieci nipoti sanno chi sono i nonni. Sanno che possono fidarsi di loro e sanno che ciò che sta avvenendo è ingiusto».

 ??  ??
 ?? (foto di Ettore Ferrari / Ansa) ?? Il messaggio Matteo Renzi, 44 anni, è senatore del Pd. È stato presidente del Consiglio dal febbraio 2014 al dicembre 2016. Sotto il suo post su Facebook ieri sera
(foto di Ettore Ferrari / Ansa) Il messaggio Matteo Renzi, 44 anni, è senatore del Pd. È stato presidente del Consiglio dal febbraio 2014 al dicembre 2016. Sotto il suo post su Facebook ieri sera

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy