Non paga l’assegno ai suoi tre figli Sei mesi al principe
Il principe Fabrizio Massimo Brancaccio, esponente di una tra le antiche famiglie nobiliari della Capitale, è stato condannato a sei mesi di reclusione per violazione degli obblighi d’assistenza familiare. Secondo il pm, Francesca Passaniti, non ha pagato l’assegno di mantenimento ai tre figli minorenni dal 2007: il giudice monocratico Daniele Carlino ha accolto le richieste dell’accusa.
Il dovere nasce dalla decisione presa nel 2006 dal Tribunale civile dopo il provvedimento di separazione dalla moglie, Ilenia Bottoni, assistita come parte civile dall’avvocato Paolo Colosimo. L’arretrato, secondo quanto emerso nell’istruttoria grazie all’apporto dell’ex moglie, anche lei nobile, si aggira intorno ai 300 mila euro. Il mantenimento dei tre ragazzi, due dei quali di recente diventati maggiorenni, negli ultimi anni è stato possibile grazie alla vendita di tre appartamenti della Bottoni, come ha dimostrato l’ex consorte del principe. Nella scorsa udienza, il principe, 55 anni, difeso dall’avvocato Massimiliano Kornmuller, ha spiegato di avere complicazioni economiche dal 1999, quando ha lasciato il lavoro di fisico nucleare presso l’istituto nazionale. Problemi che, come ha spiegato il principe di Arsoli e di Triggiano, gli hanno «impedito il pagamento degli assegni».