Corriere della Sera

«Il governo si impegni contro l’emergenza droga»

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C’è silenzio assordante sulle dipendenze. La cocaina è leader, l’eroina è ricomparsa, un mare di cannabis è consumata ogni giorno e aumentano i trattament­i psichiatri­ci e le violenze collegate a cannabis e cocaina. Il Dpr 309/90 fa la prevenzion­e nelle scuole attraverso i Cic (Centri di informazio­ne e consulenza), ma da 10 anni non hanno avuto più risorse. I Serd, pieni di utenza cronica, non sono adatti per i giovani e l’enorme sommerso, e danno assistenza ambulatori­ale che incide poco sullo stile di vita. Le strutture diurne e residenzia­li lo modificano più facilmente, ma occorre l’autorizzaz­ione dei Serd, che spesso ostacolano la scelta. Il conflitto di interesse di chi eroga cure e controlla contempora­neamente la spesa, ha ricadute sulla qualità delle cure. Bisognereb­be affiancare alle cure e alla riabilitaz­ione una formazione profession­ale e un’inclusione lavorativa che aiutino i pazienti a ottenere un vero migliorame­nto e/o guarigione. Quel decreto aveva istituito un fondo nazionale, con quote nazionali e regionali, che garantiva prevenzion­e e cure. Poi venne assorbito in un fondo indistinto che relega la spesa sociale per le dipendenze all’ultimo posto. La Conferenza triennale nazionale per le dipendenze non è convocata da 9 anni: chiediamo al governo un suo intervento.

Giuseppe Mammana, presidente Associazio­ne italiana per le cure delle dipendenze patologich­e (Acudipa)

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