L’istat leggerà Twitter per fotografare la fiducia
Dai post su Twitter si può capire l’umore — anche sotto il profilo economico — degli italiani: oltre 50 mila messaggi affidati ogni giorno al social network offrono una mole di «big data» da elaborare. Ha deciso di farlo l’istat, con una statistica sperimentale che ha dato vita a un indice chiamato «Social mood on economy» che si basa sui tweet pubblici e prende in considerazione alcune parole chiave, positive o negative. Quello che emerge, spiegano i ricercatori, è che l’indice si comporta in maniera coerente con i dati quantitativi dell’economia, come il fatturato o la produzione industriale, e anche con l’indice di fiducia dei consumatori. In più però il «social mood» aggiunge la capacità di individuare i movimenti nel breve termine, all’interno di un mese o di una settimana. In sostanza rispetta il segnale di fondo ma dà anche un’indicazione sulla reattività della popolazione: dati che potrebbero essere utili, per esempio, per misurare l’impatto di decisioni politiche prese o anche solo annunciate, al di là dei sondaggi.
Ma cosa dice l’indice, che parte da febbraio 2016? Il trend scende fino a ottobre 2017, è stazionario fino ad aprile 2018. Poi va in altalena: frena a maggio, cresce fino a settembre, quindi ricomincia a scendere, fino ad andare in territorio negativo a dicembre. In pratica, una foto di come si è mossa davvero l’italia.