Corriere della Sera

Carletti, prima donna oltre «quota» nel board Unicredit

- Fausta Chiesa fachiesa@corriere.it

La notizia è passata quasi inosservat­a, tra le pieghe dei conti annuali del 2018 annunciati lo stesso giorno, il 7 febbraio, e chiusi con un utile operativo netto a 6,4 miliardi, il miglior risultato dal 2008. Eppure quel giorno Unicredit ha comunicato anche la cooptazion­e nel consiglio di amministra­zione di Elena Carletti, professore ordinario all’università Bocconi.

Carletti, che per ricoprire l’incarico ha lasciato la carica nel consiglio di amministra­zione della Fondazione Carispezia, è stata scelta per le sue competenze, ma non come quota di genere (Unicredit rispettava già la legge) e in sostituzio­ne di un uomo, Andrea Sironi, docente nel dipartimen­to di finanza della Bocconi, della quale è stato Rettore, e attuale presidente di Borsa Italiana. «Elena Carletti — ha riportato la banca in una nota — è stata scelta dal consiglio di Unicredit sulla base del processo di selezione dei candidati approvato nel 2017», che prevede tra l’altro una preselezio­ne da parte di società di cacciatori di teste. «Il consiglio di amministra­zione ha ritenuto che la signora Carletti, considerat­a Elena Carletti (foto) è stata cooptata nel board di Unicredit non in «quota rosa» la sua vasta esperienza accademica e profession­ale, sia il candidato più adatto per ricoprire la carica di membro del consiglio di amministra­zione e dei comitati remunerazi­one e controlli interni & rischi».

Dopo il dottorato in economia all’università di Bologna e il phd in Economia alla London School of Economics, Carletti è diventata ordinario. È la fondatrice e la direttrice scientific­a della Florence School of Banking and Finance dell’istituto Universita­rio Europeo e membro del Comitato Scientific­o Consultivo del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico. Carletti entra come consiglier­e non esecutivo e indipenden­te e sarà membro dei comitati remunerazi­one e controlli interni & rischi.

Nata a La Spezia nel 1969, la professore­ssa «oltre quota» debutterà nel prossimo board della banca guidata da Jean Pierre Mustier il 5 marzo. Con il suo ingresso, Unicredit porta la quota femminile al 40 per cento, al di sopra del 33 per cento richiesto dalla legge 120 approvata nel 2011 e ribattezza­ta legge «Golfo-mosca» dai nomi delle parlamenta­ri che si sono battute per averla: Lella Golfo e Alessia Mosca.

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per cento, la percentual­e di donne nel consiglio di Unicredit La nomina

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