No Juve No party
Mauro offeso rivuole la fascia di capitano Wanda convinta che l’inter lo cederà Paratici-marotta botta e risposta sul mercato
MILANO Come in una serie televisiva non si intravede la fine, ma si aspetta con ansia il prossimo episodio. La saga degli Icardi’s travalica i confini interisti, entra nell’orbita Juventus, infiamma i salotti tv. Insomma non c’è pace. Solo una calma apparente tra l’inter e Wanda Nara. Icardi oggi festeggia i 26 anni e forse si aspettava un regalo diverso dalla fisioterapia per rimettere in ordine il ginocchio, continuata anche ieri ad Appiano, o del video in cui brucia nel fuoco una foto sua e di Wanda (un’usanza argentina nel giorno del compleanno del partner), postata sui social dalla signora.
Niente scuse ai compagni di squadra, niente chiarimenti, si va avanti da separati, nonostante le parole distensive e le lacrime della moglie Wanda Nara a Tiki Taka. «Non vogliamo andare via dall’inter», aveva detto l’argentina davanti alle telecamere, gettando ufficialmente un ponte per la pace. Il fuorionda non è stato però così conciliante. «La fascia per Mauro era come una gamba e non si può giocare senza una gamba», avrebbe confidato l’argentina che si è vista consegnare da Striscia la notizia il Tapiro d’oro. Tradotto: se non gli restituiscono i gradi di capitano non tornerà in campo.
La minaccia non ammorbidirà l’inter, ferma nel confermare la decisione di non restituirgli la fascia. La telefonata dell’ad interista Marotta a Tiki Taka va letta pure in questo senso: conciliazione sì, ma anche l’intenzione di puntualizzare quanto sostenuto da Wanda. La moglie-agente di Icardi è convinta che l’inter abbia già deciso di venderlo in estate. E qui entra in scena la Juventus e il suo direttore sportivo, Fabio Paratici. Sollecitato dai microfoni di Radio anch’io sport di Radio Uno, il dirigente bianconero, che nei giorni scorsi aveva confermato di aver puntato Icardi prima di acquistare Cristiano Ronaldo, ha aperto alla possibilità di tornare sull’attaccante nerazzurro. «L’interessamento del giugno scorso non era un’azione di disturbo, ma informativa. Era per capire la volontà di Icardi». Paratici è andato oltre. «Se è ancora un giocatore da Juventus? È una domanda che sarà di attualità o meno a fine giugno».
Questa sì un’azione di disturbo, almeno così l’ha intesa l’ad dell’inter Marotta che al collega ha risposto con un contropiede. «Paratici dice vedremo cosa farà Icardi a giugno? Be’, allora io dico vedremo cosa farà Dybala a giugno». Di uno scambio si favoleggia da tempo, per ora siamo al nulla. Marotta poi ha affondato. «Il calcio è un po’ un circo Barnum. Ma l’affermazione di Paratici è fuori luogo. Icardi è un nostro tesserato e non è sul mercato».
Così si torna al punto zero e al rinnovo di Icardi e a Wanda. Al futuro del centravanti, da recuperare. «Faremo una proposta per il rinnovo, poi vedremo come andrà la trattativa», ha continuato Marotta che ha lanciato un avvertimento alla moglie del centravanti. «Ha ancora due anni e mezzo di contratto, mi sembra azzardato parlare di rottura». Insomma, se Icardi ha intenzione di restare isolato ha solo da perdere. Marotta ha voluto rispondere (indirettamente) pure all’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti che aveva criticato la scelta di togliere la fascia all’argentino. «È finita l’era del mecenatismo, i club sono aziende. Quella su Icardi è una presa di posizione che andava fatta».
Nella discussione sul presente e sul futuro del bomber s’è infilato pure il presidente dell’inter, Steven Zhang, uscendo dall’assemblea dei soci che ha ufficializzato l’ingresso nel club, con una quota del 31,05 per cento, del fondo di Hong Kong Lionrock. «Icardi non andrà mai alla Juve», ha sottolineato Zhang, che pure non ha escluso il dialogo con i bianconeri. «Altri affari di mercato con la Juve? Nel calcio mai dire mai». Così si dice nei film o nelle serie tv, Icardi’s compresa.
Strategia
L’ad nerazzurro: «Ha ancora due anni di contratto, azzardato parlare di rottura»