La strategia di Simeone: far diventare sfavorito l’atletico
L’atletico Madrid di Simeone è riuscito nel suo intento, ovvero arrivare alla sfida con la Juventus di domani nel ruolo di sfavorito, di eterno outsider anche un po’ in disarmo con trentasei infortuni stagionali, alcuni uomini chiave non al meglio o pronti all’addio, una fatica esistenziale nell’applicare alla lettera il Cholismo che tante battaglie ha fatto vincere ai poveri materassai. Antoine Griezmann ( foto) sabato ha regalato una vittoria abbastanza casuale ai suoi contro il Rayo, dopo due sconfitte consecutive in campionato (evento che non si verificava dal dicembre 2016): è il più in forma dell’atletico e Simeone, suo malgrado, non può nasconderlo agli occhi degli avversari.
Ma il francese è l’eccezione che conferma la regola, perché è il classico antagonista: scartato in Francia dal Lione e da altre accademie quando era ragazzino, è cresciuto alla Real Sociedad. Con l’atletico è arrivato a un passo dalla Champions, ma l’ha persa contro il Real di Ronaldo ai rigori. Sbagliando un tiro dagli undici metri a inizio ripresa. Un mese dopo ha sfiorato l’europeo, ma lo ha lasciato al Portogallo di CR7, scomparendo in finale dopo un buon torneo. La scorsa estate, però, il francesino ha vinto il Mondiale: da protagonista assoluto? Non proprio, perché ha dovuto dividere con Mbappé le copertine. E nella classifica del Pallone d’oro, è arrivato terzo. Dietro al compagno di squadra, ma anche dopo Cristiano.
La sfida di domani conta come una finale, ma quella vera è lontana e si giocherà proprio nello stadio di «Grizou» l’outsider: «Noi ci crediamo. Qui c’è gente che ha già giocato finali di Champions, Europa League e dei Mondiali. Siamo più sicuri quando affrontiamo partite così importanti e penso che proprio in queste occasioni riusciamo a dare il meglio di noi stessi». Naturalmente da sfavoriti. Nonostante il rientro a disposizione di Diego Costa, così come di Koke e Saul, con i quali il 4-4-2 monolitico del Cholo è pronto a ricompattarsi con l’elmetto in testa. E con il contropiede sempre in canna, con l’ex Morata che dovrebbe partire in attacco accanto a Griezmann: «Il nostro stile di gioco è questo e mi piace — dice il francese. Ci fa vincere e non lo cambieremo». Per sfruttarlo fino in fondo, però, è fondamentale vestirsi da sfavoriti. Sempre.