Corriere della Sera

Klopp e il nemico ritrovato

In Champions Liverpool-bayern e Lione-barcellona

- Luca Valdiserri

del primo tempo.

Tipico del calcio che due giocatori poco brillanti — Kolarov e Fazio — finiscano poi sul tabellino dei marcatori. Per il serbo è il settimo gol del campionato, per l’argentino il quarto. I difensori arrivano dove non è quasi mai arrivato Dzeko.

Il Bologna ha fatto un grande affare a prendere Sinisa Mihajlovic, che non solo ha dato cuore alla squadra, ma anche schemi chiari e idee di gioco. Non è certo colpa sua se la qualità delle finalizzaz­ioni non è stata all’altezza dello spartito. In questo modo, però, i rossoblù hanno buone speranze di salvarsi. Dopo la Juventus, nel prossimo turno, comincerà il suo vero campionato. Jürgen Klopp allena il Liverpool dal 2015 dopo sette anni sulla panchina del Borussia Dortmund (Epa)

Un ottavo pieno di gloria ed equilibrio (Liverpool-bayern Monaco, cinque Coppe a testa) e un altro solo apparentem­ente sbilanciat­o (Lione-barcellona): è questo il programma odierno di Champions.

La prima sfida è quella più eccitante, con l’incrocio Klopp-bayern. Una rivalità antica, culminata nella finale persa dal Dortmund dell’attuale tecnico dei Reds contro il Bayern nel 2013: «Ma per me non c’è niente di personale nei confronti del Bayern — ha detto Klopp —. Noi favoriti? L’unico posto dove dobbiamo dimostrarl­o è in campo. Finora stiamo andando bene, ma non siamo ancora arrivati da nessuna parte». Il Liverpool come sempre punta sull’effetto Anfield, «perché il nostro tifo è in grado di spingerci a dare dal 100% al 140%», osserva Klopp. «In quel caso noi dovremo dare il 150%», ha chiosato Niko Kovac, tecnico dei tedeschi, che ha aggiunto: «Sarà una grande sfida, non posso credere che finisca senza gol».

Tra le chiavi tattiche, la più importante è l’assenza del super difensore dei Reds van Dijk (squalifica­to), un potenziale vantaggio per Lewandowsk­i, che giocò per Klopp nel Dortmund campione di Germania nel 2011 e nel 2012.

L’altra sfida presenta la complicata sfida del Lione al Barça, un’impresa resa ancora più difficile dall’assenza nei francesi di Fekir. «Dovremo essere equilibrat­i», dice il tecnico francese Genesio, il quale spera di ripetere le buone prove col Mancity nel girone (una vittoria e un pareggio) e confida nel momento così così di Messi & co. (una sola vittoria nelle ultime quattro gare): «Ma noi siamo pronti e desiderosi di giocare — assicura il tecnico blaugrana Valverde —. A noi piace la pressione».

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