Ferrari tosta fa sul serio al battesimo Macina km e va che è un piacere
Vettel il più veloce nei test e ben 169 giri: «Non poteva esserci inizio migliore»
BARCELLONA Corpo rigido e movimenti a scatti, sembrava uscito da un frullatore Sebastian Vettel. Ma è stata una centrifuga dolce, l’antidoto alla stanchezza è un sorriso extralarge: centosessantanove giri (l’equivalente di quasi tre Gp), nessuno ha macinato più chilometri nel primo giorno di test. E nessuno è andato più veloce del tedesco, «non poteva esserci un inizio migliore» ripete più volte.
Al battesimo della SF90 c’era anche l’ad Louis Camilleri: si è trattenuto in garage chiedendo a Mattia Binotto informazioni sul programma. Ha assistito a un bello spettacolo anche lui, sperando che le prossime puntate siano altrettanto entusiasmanti. Le premesse ci sono, raramente il tedesco si era visto così ottimista e loquace: «È stato un inizio vicino alla perfezione: la macchina funzionava alla grande e io mi sentivo a mio agio. Avevamo discusso molto di come avrebbero potuto incidere i cambiamenti all’aerodinamica, ma appena sono sceso in pista ho trovato subito il feeling ed è stato tutto semplice. Sono solo i primi riscontri, ma voglio fare i complimenti ai ragazzi in fabbrica per come hanno saputo interpretare le nuove regole. È una macchina migliore rispetto a quella dell’anno scorso».
Parole di burro da un campione in cerca di conferme, Binotto lo ha messo al centro dell’attacco ferrarista e lui ricambia le attenzioni. Oggi cede il volante a Charles Leclerc, Novità
Kimi Raikkonen alla guida dell’alfa Romeo, novità in pista (Getty Images) «un compagno ma anche un rivale: di sicuro andrà veloce e mi metterà sotto pressione». Ma Seb spera di «divertirsi», e tanto. «Quando parlo di divertimento voglio dire vincere tante gare e lottare per il titolo fino in fondo. Se manterremo lo stesso livello di «divertimento» di oggi in pista e la stessa tranquillità che ho visto nelle facce delle persone negli ultimi due mesi sono fiducioso sul futuro».
Basi tecniche solide e serenità, gli ingredienti per la sfida alla Mercedes sembrano di prima qualità. Solo che i grigi, come al solito, snobbano il cronometro per nascondersi: Lewis Hamilton terzultimo dietro al compagno Valtteri Bottas a due secondi dalla vetta sono più falsi di un Rolex cinese. Montavano gomme più dure della Ferrari, ma la differenza fra le mescole si quantifica in 7-8 decimi al massimo. Toto Wolff avverte: «Li ho visti molto forti, Binotto è intelligente e sa come muoversi nel paddock. Dovremo fare i conti con la Ferrari». Lo dice ogni anno, poi alza trofei. Ma chissà che stavolta non sia davvero preoccupato.