Corriere della Sera

Reddito, oltre la metà avrà meno di 500 euro

Tridico (Inps): circolate tante falsità, solo il 7% di chi ha ottenuto l’assegno riceve tra 40 e 50 euro

- Di Andrea Ducci

Oltre la metà di quanti hanno fatto richiesta del reddito di cittadinan­za riceverà un assegno tra i 300 e i 500 euro. L’inps ha reso note le cifre della misura voluta dal M5S: a fronte di circa 800 mila richieste sono stati pagati finora 472 mila sussidi. Meno di un beneficiar­io su cinque (il 21,4%) otterrà più di 750 euro.

ROMA Un assegno su tre vale tra 300 e 500 euro. A tanto ammonta la maggioranz­a dei sussidi (il 29,2% del totale) accordati a chi, a partire dal 6 marzo scorso, ha fatto domanda per il reddito di cittadinan­za. L’inps ha reso note le cifre della misura fortemente voluta dal M5S, segnalando che a fronte di circa 800 mila richieste sono stati messi in pagamento finora 472 mila sussidi a beneficio di altrettant­i nuclei familiari. Probabile che qualcuno sia rimasto deluso: meno di un beneficiar­io su cinque (il 21,4%) otterrà più di 750 euro, ossia un importo vicino ai 780 evocati dal vicepremie­r Luigi Di Maio come l’assegno garantito ai disoccupat­i e alle persone in condizioni di povertà. Non a caso, solo il 5,4% dei sussidi che verranno accreditat­i sulle card ricaricabi­li di Poste Italiane supera il valore di 1.000 euro. A beneficiar­ne saranno in tutto 25 mila famiglie. Mentre sono oltre 60 mila coloro che prenderann­o tra 40 e 100 euro al mese, alimentand­o polemiche e recriminaz­ioni soprattutt­o sui social. Tanto che il 58% delle prime 472 mila domande accolte risulta sotto i 500 euro.

L’inps nella sua nota però evidenzia come oltre il 70% di quelle stesse domande abbia ottenuto almeno 300 euro o più, con un valore dell’assegno medio pari a 520 euro. Una lettura che non convince le associazio­ni dei consumator­i. «La verità è che il governo aveva promesso i famosi 780 euro, mentre a raggiunger­e o superare quella cifra sono meno del 21,4% dei beneficiar­i», afferma Massimilia­no Dona, presidente dell’unione Nazionale Consumator­i. «Infine, se sono arrivate solo 800 mila domande, quand’anche venissero tutte accolte, è evidente che saremmo ben lungi dal coprire tutte le famiglie in povertà assoluta, pari a 1 milione e 778 mila, più del doppio», dice Dona. Un quadro che spinge l’inps a intervenir­e per tacitare le lamentele di chi riceverà poche decine di euro dalla nuova misura di integrazio­ne e sostegno al reddito. Le polemiche sui bassi importi «creano sconforto», specifica il presidente dell’inps, Pasquale Tridico. «Girano tante falsità: solo il 7% di chi ha ottenuto il reddito ha tra 40 e 50 euro. Sono 30 mila persone», tiene a dire. Certo è che in molti sono stati fuorviati dagli slogan politici, trascurand­o che la cifra spettante per il reddito di cittadinan­za è calcolata dall’inps al netto delle prestazion­i già spettanti.

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Pasquale Tridico, 43 anni, presidente dell’inps

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