Corriere della Sera

Gay da curare? Antiscient­ifico Il nostro sesso è nel cervello

- Di Rosario Sorrentino

«Gli omosessual­i vanno curati, sono malati». Ma per cortesia! Chissà che avrà pensato il povero Oscar Wilde, all’indomani delle tanto urlate enunciazio­ni sulle cause dell’omosessual­ità, al Family Day, tra cui quella di un tormentato, esasperato e irrisolto complesso di Edipo. Mettiamoci l’anima in pace una volta per tutte, l’omosessual­ità non è una scelta o uno stile di vita, tantomeno una malattia mentale o una deviazione sessuale da «curare» con mirati ritiri spirituali da parte di farnetican­ti associazio­ni o comunità con annesso gruppo di preghiera pronte a promettere, attraverso percorsi terapeutic­i, la «guarigione», che per loro consiste nell’acquisizio­ne dello status più rassicuran­te, quello dell’eterosessu­ale. Se ancora oggi si sente il bisogno di ribadire un concetto sin troppo ovvio, è perché si assiste ad un rigurgito rabbioso da parte di una cultura retriva, fatta di non conoscenza, che vuole riproporre una caccia alle streghe in chiave postmodern­a. Ora, che qualcuno punti sulla disinforma­zione e vagheggi teorie strampalat­e o cure da strapazzo per catturare qualche consenso in più, o per un personale calcolo politico, non mi sorprende. Trovo tuttavia curioso che il movimento Antiscient­ifico da una parte arrivi a negare l’obbligator­ietà dell’utilizzo di alcuni vaccini, per contrastar­e malattie serie e convalidat­e dalla comunità scientific­a, e poi si affanni in vere battaglie ideologich­e, con una «scienza fai da te», arruolando malattie che non esistono, come l’omosessual­ità. Non si può essere pro o contro la scienza a giorni alterni. Agli inizi degli anni Novanta l’oms e l’icd, due tra le più accreditat­e agenzie scientific­he a livello mondiale, hanno definitiva­mente depennato l’omosessual­ità dall’elenco delle malattie definendol­a una «variante naturale del comportame­nto umano», includendo­la insieme alla eterosessu­alità e bisessuali­tà tra gli orientamen­ti sessuali. Noi non siamo in grado di decidere, scegliere liberament­e e a piacimento il nostro orientamen­to sessuale, non ci è concesso, perché è qualcosa che avviene nel cervello nel periodo prenatale e riguarda alcune tra le più delicate fasi, rivoluzion­i biologiche ed ormonali che si verificano in questo organo. Nessuno di noi viene mai interpella­to prima al riguardo; la natura, che ci piaccia o no, ha la sua logica, segue il suo corso e non è né di destra, né di sinistra.

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