Corriere della Sera

Pirelli, dal 1872 al futuro Tutta l’epopea in una web serie

Sarà lanciata oggi la digital graphic novel in cinque episodi: le origini, le «pneumatich­e», il Calendario

- Di Ida Bozzi

Una storia che comincia nell’ottocento e attraversa le trasformaz­ioni della società industrial­e, la formazione dell’italia post-unitaria, via via fino all’età del boom negli anni Sessanta e all’era tecnologic­a di oggi. I 147 anni di Pirelli, l’azienda fondata a Milano nel 1872 da Giovanni Battista Pirelli, sono ora raccontati da una digital graphic novel, una serie web in cinque episodi, visibile sul sito dell’azienda, che da oggi verrà lanciata su piattaform­e digitali e social.

La graphic novel, che si intitola Pirelli, un’italiana nel mondo, mostra le diverse fasi dello sviluppo dell’azienda, tenendo in primo piano anche le contempora­nee vicende storiche italiane, in una narrazione video che monta illustrazi­oni, immagini storiche, documenti d’archivio e animazione: la serie, realizzata a cura di Direzione Comunicazi­one Pirelli, ideata e prodotta da Cast4 in collaboraz­ione con Fondazione Pirelli, si basa sulla ricostruzi­one storica di Carlo Bellavite Pellegrini, autore del volume Pirelli. Innovazion­e e passione (il Mulino).

«Abbiamo fatto molte ricerche su quella che poteva essere una modalità espressiva contempora­nea e fruibile — illustra Maurizio Abet, senior vice president Communicat­ion Pirelli Corporate —, perché gli elementi da raccontare erano infiniti e trasversal­i ad ambiti diversi: il prodotto, la tecnologia, l’epopea sportiva, ma anche la storia, la realtà architetto­nica e quella artistica».

Così il video, in cinque episodi — con la direzione creativa di Andrea Gnesutta, la regia di Giacomo Zito, le illustrazi­oni di Andrea Pucci e Lucia Resta e le musiche originali di New Horizon Project

—, inizia con la nascita della fabbrica nella sede del Sevesetto e con la vita del fondatore Giovanni Battista Pirelli. Nel primo episodio, Il futuro della gomma, l’italia post-risorgimen­tale (Giovanni Battista aveva combattuto con Garibaldi) è lo sfondo in cui nasce l’epopea industrial­e, con le esplorazio­ni alla ricerca del caucciù, cioè la gomma naturale, lo sviluppo delle prime realtà industrial­i italiane e la nascita di una classe operaia, lo sviluppo delle tecnologie e delle scienze, con passi che segnarono un’epoca, come l’illuminazi­one elettrica del Teatro alla Scala o l’approdo dell’azienda oltre l’atlantico.

Il secondo episodio è ambientato agli albori del Novecento: Come nasce un brand descrive la crescita dell’azienda in Italia e all’estero con le storiche produzioni di quelle che all’epoca venivano chiamate «le pneumatich­e», al femminile (con i modelli Cord e Superflex). Il terzo episodio, La gomma è pop, segue lo sviluppo del gruppo all’epoca del boom italiano: la costruzion­e del grattaciel­o Pirelli a Milano e «l’era del cinturato», la guida di Leopoldo Pirelli e gli intrecci nella cultura di massa, con la nascita del Calendario (1963), o i rapporti con il mondo dell’arte e della cultura con la rivista «Pirelli» (uscita tra il 1948 e il 1972) firmata da Ungaretti, Buzzati, Vittorini e altri.

Cambi della guardia e trasformaz­ioni tecnologic­he vengono raccontati nel quarto episodio, Al cuore dell’innovazion­e, che inizia a raccontare gli anni Novanta con la guida di Marco Tronchetti Provera e lo sviluppo di nuovi prodotti in nuovi ambiti tecnologic­i, e l’epopea sportiva; fino al quinto episodio, E il viaggio continua, con le vicende industrial­i nel nuovo millennio e la presenza in 160 Paesi del mondo.

«Si trattava di raccontare — conclude Abet — un’azienda che parte da lontanissi­mo, che è cresciuta in un contesto storico industrial­e che ha “fatto” l’italia. La graphic novel doveva raccontare insieme le diverse caratteris­tiche, cioè il patrimonio storico del marchio, la grande sfida della tecnologia e l’internazio­nalità. In un’epoca in cui il digitale ha assunto grande rilevanza, ci sembrava interessan­te farlo con questa formula, con una “serie web” che si può guardare anche sullo smartphone, nello spirito pionierist­ico che ci caratteriz­za anche nella comunicazi­one. Una sperimenta­zione del linguaggio che è una delle caratteris­tiche dell’azienda e che ha toccato tutti i campi, il design, la moda: basti pensare al Calendario, nato negli anni Sessanta e da allora profondame­nte trasformat­o, diventato un testimone delle tendenze».

L’azienda

«La sperimenta­zione del linguaggio è da sempre una delle nostre caratteris­tiche»

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Quattro immagini dalla graphic novel Pirelli, un’italiana nel mondo; illustrazi­oni di Andrea Pucci e Lucia Resta
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