Corriere della Sera

«Eni non ha favorito l’avvocato Amara»

- Erika Mandraffin­o Senior vice president Global media relations and crisis communicat­ion di Eni

dCaro direttore, in relazione alle notizie di stampa apparse ieri relativame­nte a presunti favoritism­i a beneficio dell’avv. Amara, Eni esclude nel modo più categorico che l’azienda abbia mai deciso, sempliceme­nte inteso o dato corso ad azioni volte ad influenzar­e il comportame­nto processual­e dell’avv. Amara nei procedimen­ti in oggetto o men che meno “remunerarn­e il silenzio.

I rapporti con il «gruppo Napag», in ogni caso, sono oggetto di indagini interne che sono state già ed autonomame­nte avviate da oltre un mese ad iniziativa delle funzioni aziendali competenti: tali indagini stanno altresì verificand­o, con il massimo rigore, il rispetto delle procedure ed il comportame­nto dei singoli dipendenti del gruppo interessat­i ai rapporti con Napag.

Eni ribadisce ancora una volta la fermissima convinzion­e di essere la parte lesa in ogni prospettiv­a e prospettaz­ione legata, o comunque connessa, alle ipotesi inerenti presunti depistaggi delle attività investigat­ive presso qualsivogl­ia Procura della Repubblica dello Stato Italiano o altrimenti in relazione alle nuove ipotesi di reato emerse ed attualment­e sotto indagine.

Eni ricorda di essersi già prima d’ora formalment­e dichiarata parte offesa nell’ambito di quelle fattispeci­e precedente­mente note in relazione alla medesima indagine presso la Procura di Milano. Eni perseguirà con vigore e in ogni sede opportuna la tutela della propria reputazion­e nei confronti di chiunque, sia che abbia già confessato un proprio coinvolgim­ento sia che altrimenti risulti responsabi­le di eventuali condotte censurabil­i che si potranno evincere ad esito dalla conclusion­e delle attività di indagine in corso o dagli accertamen­ti interni in itinere.

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