Ginnastica, relax e camminate Ma lo spettacolo è il territorio
Per l’estate il Trentino punta (anche) sull’attività fisica tra verde e monti
Scordiamoci di orientalismi e manuali all’americana. Per abbracciare un albero bastano un po’ di fantasia e rispetto per la Natura. Dice, ma si scrive «Treehugging», espressione americana, data dagli americani, e che sta per: «Abbraccia gli alberi e rilassa la mente». D’accordo, ma qui siamo in Trentino, e questa attività da fare nel bosco non è che uno dei cinque elementi del Dolomiti Natural Wellness, la prima edizione di un festival dedicato al territorio come fonte di benessere a cielo aperto, tra le Dolomiti di Brenta (patrimonio Unesco, giusto dieci anni fa) ed i ghiacciai dell’adamello-presanella.
Si comincia a Pinzolo e Campiglio dal 23 al 30 giugno prossimi. Date «indicative», perché è giusto darle, ma non è che gli alberi nel frattempo, prima o dopo, chiudono i rami e vanno in vacanza: «Ci sono e ci saranno: occhio, però, a rispettarli sempre e a conviverci, seguendo alcune regole», avverte Nicola Cozzio, di professione accompagnatore di media montagna, un ruolo riconosciuto dal Collegio nazionale guide alpine. E se non ci si improvvisa, in questo festival (organizzato da Trentino Eventi e turismo, in collaborazione
con Azienda per il turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena) sarà meglio, ritrovando se stessi, seguire i tutor del Dolomiti Natural Wellness, mentre suggeriscono un corretto risveglio muscolare al mattino, tecniche di respirazione consapevole nella natura, stretching nel verde e trattamenti di benessere nei bagni di natura.
L’appuntamento è in località Pineta, a Pinzolo, location a pochi passi, o passeggiate, da uno dei trenta alberghi che camminano in sintonia con il progetto: «Che ci sia il wi-fi o meno, conta poco: per gli ospiti dell’hotel, gli eventi del Dolomiti wellness festival saranno gratuiti (il costo di un biglietto giornaliero è di 15 euro, ndr), ed ogni albergo dovrà dotarsi di uno spazio per praticare yoga, dell’angolo della tisana, e fornire, all’occorrenza, menu vegani», spiega Cozzio, per il quale, tra i sette percorsi da affrontare in sintonia con la natura, quello della Val Brenta è il suo preferito.
«Direi che è il più vario, tra canyon e un panorama dolomitico da togliere il fiato». Per carità, tutto ciò non vuol dire che i sentieri di Castagneto («due chilometri e mezzo, poco dislivello, e con la chiesetta di Santo Stefano di Carisolo che domina tutta la Val Genova») della Vallesinella, della Val Nambrone o della Piana di Nambino contino poco, ma tra i boschi di faggi, abeti e larici, la presenza di una straordinaria Silence room, un altro dei cinque elementi da provare, sul limitare del bosco, «regala uno spazio meditativo e di riflessione a contatto con la natura, ascoltando il corso continuo dell’acqua del ruscello ».
Che è poi il Sarca, il fiume principale da queste parti, e nei cui torrenti l’esperienza da Natural Kneipp, a piedi nudi nell’acqua, non può lasciare indifferenti.
Dolce, chiara, fresca e sicuramente meno «traumatica» dell’elemento, Bare footing: via calze e scarponcini per posare le estremità su cortecce, erba e ciottoli.
«Grazie a particolari sensori collocati sulla pianta del piede, riacquistiamo senso dell’equilibrio ed una sana percezione del dolore», racconta la guida alpina, introducendo il naturale scorrere delle cose: prima il dovere (la prova sui ciottoli, appunto, o la gara di golf a piedi nudi al golf club Rendena, ricordando una delle tante iniziative da spulciare su www.campigliodolomiti.it/it/eventi/dettaglio/dolomiti_wellness_festival,28796.html) e poi il piacere di godere di una vista impareggiabile sul Doss del Sabion. «La montagna si erge solitaria tra il Brenta e l’adamello, e, seguendo un sentiero completamente in discesa, mentre pratichiamo il quinto elemento del festival, il Natural walking, possiamo posare lo sguardo sul lago di Valagola, un occhio blu in mezzo al verde, o verso le Dolomiti dal tipico colore rosa».