Corriere della Sera

Alla Banda Osiris il premio degli Inquieti

Questa sera nell’auditorium di Santa Caterina a Finalborgo (Savona) la cerimonia con concerto

- Di Francesco Cevasco

«Quattro musicisti che con ironia e originalit­à hanno fuso musica e teatro facendone la loro cifra stilistica», come dice il presidente del «Circolo degli Inquieti» Paolo De Santis. Oppure, ma poi è la stessa cosa, «quattro pazzi scatenati che con gli strumenti musicali fanno di tutto». Sono loro, la Banda Osiris, i vincitori del premio Inquietus Celebratio­n. Verrà assegnato stasera alle 21 nell’auditorium di Santa Caterina a Finalborgo (Savona). La cerimonia ha lo stesso titolo del loro libro e del loro concerto: «Le dolenti note. Il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti». È già questo ti fa capire qualcosa.

Se poi leggi le loro autobiogra­fie (gente che comunque ha in salotto un Orso d’argento e un David di Donatello per le loro colonne sonore) ti rendi conto del perché si siano meritati un premio dedicato all’inafferrab­ile sentimento dell’inquietudi­ne.

Sandro Berti (mandolino, chitarra , violino, trombone) «a quattro anni viene allontanat­o dal gruppo di suonatori di maracas dell’asilo, a dodici dalla sezione flauti dolci delle medie e a sedici finalmente, suonando la chitarra, entra nel celebre complesso del liceo Le urla di Priamo come bassista, nel senso che suona a volume così basso che nessuno si accorge delle sue incapacità musicali».

Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto) «nasce a Vercelli, quando ancora le mondine cantavano nelle risaie: il timbro delle loro voci influenzer­à per sempre il suo modo di cantare... fa di tutto per distrarre lo spettatore dalla musica in quanto tale, convinto che il suono non sia una cosa statica».

Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere) «si forma come musicista nella cantina di un condominio in un trio di due melodiche e una batteria autocostru­ita con fustini di detersivi... Si specializz­a suonando la grancassa con piatti annessi per le piazze d’italia, Germania, Francia e Svizzera con un gruppo di artisti di strada costituito­si in un seminario nell’ospedale psichiatri­co di Vercelli».

Giancarlo Macrì (percussion­i, batteria, bassotuba) «fin da piccolo lascia trasparire una vana propension­e per la musica e studia con notevole insuccesso vari strumenti. Per mantenersi è costretto a battere cassa: capisce così che il suo strumento è la batteria».

 ??  ?? La Banda Osiris (Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone e Giancarlo Macrì) è nata nel 1980
La Banda Osiris (Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone e Giancarlo Macrì) è nata nel 1980

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