Uccise con l’auto Gli tolgono la patente a vita
Un provvedimento applicato raramente in Italia. Non questa volta. Il Tribunale di Milano ha condannato il carabiniere 56enne Federico Novello, all’epoca distaccato al ministero dell’interno, all’«ergastolo» a vita della patente. Non potrà mai più guidare in vita sua, anche se adesso presenterà un immediato ricorso. Il 19 novembre di due anni fa, Novello era al volante di una Fiat Punto, di proprietà dello stesso dicastero; secondo quanto ricostruito dall’accusa, effettuò una manovra irregolare che obbligò il 32enne Nicolò Luckenbach, videomaker che era a bordo del suo scooter, a una brusca manovra. Manovra che gli fece perdere il controllo del mezzo. Nicolò cadde a terra e nella caduta il serbatoio dello scooter lo colpì alla pancia provocando ferite letali. Inutili le cure dei soccorritori e l’immediato trasferimento all’ospedale Policlinico. L’incidente avvenne nella periferia sud di Milano. Il legale della famiglia Luckenbach, Domenico Musicco, dice che «questo caso fa scuola, anche se i suoi cari non potranno mai più riabbracciare Nicolò». Da allora, Novello «nemmeno ci ha chiesto scusa», ha riferito all’uscita dall’aula il papà del 32enne, un personaggio conosciuto in città, molto attivo anche come musicista, e tecnico audio e video, appassionati di piccoli e viaggi, amato dagli amici. I rilievi furono eseguiti dalla polizia locale, che rimarcò le responsabilità del carabiniere, con quell’azione, al volante, che «non era autorizzata dal codice della strada».