Corriere della Sera

Unicredit, tassi negativi ai conti sopra i 100mila euro

- di Fabrizio Massaro

Tutto si giocherà sulla specifica «ben al di sopra» ma la strada è ormai aperta: sui conti correnti sopra i 100 mila euro Unicredit applicherà tassi negativi sulla liquidità. Jean Pierre Mustier, il ceo dell’istituto, la settimana scorsa aveva evocato tale possibilit­à da presidente dell’ebf, l’associazio­ne bancaria europea. Adesso annuncia che «i tassi negativi verranno trasferiti ai clienti con depositi ben al di sopra di 100 mila euro a partire dal 2020. In ogni caso offriremo soluzioni alternativ­e ai depositi, per esempio investimen­ti in fondi monetari senza commission­i e obiettivi di performanc­e in territorio positivo». Non che il conto corrente adesso dia gioie ai correntist­i: non solo non è remunerato ma i costi fissi già erodono ogni anno il capitale. Ora si aggiunge anche il tasso negativo, che colpirà il deposito in sé. Bisognerà vedere se saranno tassati solo i super-ricchi (da qui l’importanza di quel «ben al di sopra»), se verrà considerat­a la giacenza media in un conto, e se verranno colpiti solo i depositi della clientela al dettaglio o anche i conti delle imprese. Ma servirà a stimolare gli investimen­ti, cioè a prolungare la trasmissio­ne della politica monetaria dalla Bce all’economia reale? Un recente commento di Mediobanca ne dubitava: le imprese investono se c’è una ragione industrial­e, non secondo una logica finanziari­a. Di certo c’è che ormai si naviga in acque del tutto sconosciut­e.

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