Unicredit, tassi negativi ai conti sopra i 100mila euro
Tutto si giocherà sulla specifica «ben al di sopra» ma la strada è ormai aperta: sui conti correnti sopra i 100 mila euro Unicredit applicherà tassi negativi sulla liquidità. Jean Pierre Mustier, il ceo dell’istituto, la settimana scorsa aveva evocato tale possibilità da presidente dell’ebf, l’associazione bancaria europea. Adesso annuncia che «i tassi negativi verranno trasferiti ai clienti con depositi ben al di sopra di 100 mila euro a partire dal 2020. In ogni caso offriremo soluzioni alternative ai depositi, per esempio investimenti in fondi monetari senza commissioni e obiettivi di performance in territorio positivo». Non che il conto corrente adesso dia gioie ai correntisti: non solo non è remunerato ma i costi fissi già erodono ogni anno il capitale. Ora si aggiunge anche il tasso negativo, che colpirà il deposito in sé. Bisognerà vedere se saranno tassati solo i super-ricchi (da qui l’importanza di quel «ben al di sopra»), se verrà considerata la giacenza media in un conto, e se verranno colpiti solo i depositi della clientela al dettaglio o anche i conti delle imprese. Ma servirà a stimolare gli investimenti, cioè a prolungare la trasmissione della politica monetaria dalla Bce all’economia reale? Un recente commento di Mediobanca ne dubitava: le imprese investono se c’è una ragione industriale, non secondo una logica finanziaria. Di certo c’è che ormai si naviga in acque del tutto sconosciute.