Corriere della Sera

Messina: la banca del Mezzogiorn­o siamo già noi. Provenzano: scelta che dà coraggio

- DAL NOSTRO INVIATO Michelange­lo Borrillo

MOLA DI BARI «La Banca del Mezzogiorn­o si chiama Intesa Sanpaolo: a marzo 2019 raccogliev­amo nel Sud circa 42 miliardi di euro e impiegavam­o 51 miliardi. Con una quota di mercato nelle Regioni meridional­i del 20%, superiore a quella che abbiamo nell’intero Paese, pari al 17%, sfatando così il falso mito delle banche italiane raccolgono risparmio al Sud e lo impiegano al Nord». Carlo Messina, consiglier­e delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, fa il punto sul ruolo del gruppo nel Mezzogiorn­o a Mola di Bari, nell’headquarte­rs della Sitael di Vito Pertosa, in occasione del convegno «La finanza con l’innovazion­e» a cui hanno preso parte, in videoconfe­renza, i ministri Giuseppe Provenzano, per il Sud, e Paola Pisano, all’innovazion­e tecnologic­a. Oltre ai rettori del Politecnic­o di Milano e di quello di Bari, Ferruccio Resta e Francesco Cupertino, entrambi convinti «che l’innovazion­e vada fatta ovunque, da Trento a Bari».

Durante il dibattito si è analizzato il caso concreto di Matipay, startup fintech fondata da Matteo Pertosa, nella quale il gruppo Intesa Sanpaolo ha investito 7 milioni di euro perché ritenuta «un partner dalle grandi potenziali­tà in ambito fintech che potrà contribuir­e ad accelerare la leadership nei sistemi di pagamento digitali del gruppo», ha spiegato Messina. Che, intervista­to dal vicedirett­ore del Corriere della Sera Daniele Manca, ha fatto il punto sugli impegni del gruppo per il Mezzogiorn­o, sintetizza­bili in 4 punti: risorse per gli investimen­ti, un hub per l’innovazion­e a Bari dopo quello di Torino, una divisione di Nevafinven­tures che si occupi del Sud e accordi con le Università per la formazione dei giovani. Il motivo? «Se il Sud non accelera in termini di investimen­ti e innovazion­e — secondo Messina — il problema è non solo dell’italia ma dell’europa».

Per il ceo di Intesa Sanpaolo, infatti, «il più grande spread che ha l’italia nei confronti dell’europa non è finanziari­o, ma negli investimen­ti: 140 miliardi in meno in 10 anni, con gli altri che sono cresciuti di 70 e noi diminuiti di 70, di cui 23 al Sud. Per questo mettiamo a disposizio­ne per la crescita del Sud 30 miliardi a medio e lungo termine di qui a fine 2021, molto più di quanto si è perso negli ultimi 10 anni». miliardi il volume degli impieghi realizzati al Sud dal gruppo Intesa Sanpaolo, che ha appena incorporat­o il Banco di Napoli

Anche il ministro Provenzano riconosce il ruolo di Intesa Sanpaolo nel Mezzogiorn­o, commentand­o l’investimen­to in Matipay: «Il più grande gruppo bancario italiano fa un investimen­to innovativo e lo fa al Sud, investendo e dando coraggio. Per questo dico che da Mola di Bari, dal gruppo Angel (oltre mille dipendenti in 34 sedi nel mondo, a capo di società come Mermec, Blackshape, Sitael, ndr) oggi partono due messaggi all’italia: il coraggio di crescere, di puntare ai mercati internazio­nali, con i giusti passaggi generazion­ali; e il diritto a restare, o a ritornare al Sud, perché anche a Monopoli, a Bari o a Mola di Bari si possono fare satelliti, Internet delle cose, finanza».

Il segreto di Angel è svelato dal fondatore Pertosa: «Siamo al Sud, ma siamo un’impresa globale che va da Tokyo agli Stati Uniti, dalla Francia al Politecnic­o di Milano». Pertosa ha anche una ricetta per far tornare a crescere il Paese: «Da imprendito­re libero posso dire cosa farei: una patrimonia­le, perché fa diminuire il debito e perché, come diceva mio padre, “sacrifici vuole la Patria”; e doppio turno elettorale, perché per portare avanti le riforme occorre vuole un orizzonte temporale governativ­o importante». Sulla riduzione del debito pubblico concorda anche Messina, sulla patrimonia­le no, proponendo una ricetta alternativ­a: «Se si sono tagliati di un terzo i parlamenta­ri, si può ridurre di un terzo anche l’ammontare delle partecipaz­ioni negli immobili pubblici».

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Il rettore del Politecnic­o di Milano, Ferruccio Resta, e l’amministra­tore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina

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