Corriere della Sera

Caso Ucraina, arrestati due soci di Giuliani

- di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

WASHINGTON Le trame e le relazioni di Rudy Giuliani restano al centro del dossier Ucraina-biden. Ieri si è saputo che due partner d’affari dell’ex sindaco di New York sono stati arrestati all’aeroporto internazio­nale di Washington, mentre stavano per imbarcarsi su un volo per Vienna. Si chiamano Igor Fruman e Lev Parnas, sono due imprendito­ri di origine ucraina e bielorussa. L’fbi li accusa di aver violato le leggi elettorali, prestandos­i a versare denaro a candidati repubblica­ni per conto di non meglio precisate «entità straniere».

In particolar­e, nel 2018, Fruman e Parnas hanno donato 325 mila dollari a un Super Pac (Political action committee) collegato a Donald Trump, «America First Action». Ma i due avrebbero anche aiutato Giuliani a cercare informazio­ni compromett­enti su Hunter Biden, consiglier­e d’amministra­zione della Burmisa, un’azienda ucraina nel settore dell’energia, e soprattutt­o figlio dell’ex vice presidente Joe Biden. Per questo motivo Adam Schiff, presidente della Commission­e Intelligen­ce della Camera li ha convocati come testimoni. Nel frattempo, però, Fruman e Parnas dovranno presentars­i davanti a una Corte della Virginia per rispondere delle accuse penali. Nuovi sviluppi anche a Kiev. Il neo presidente Volodymyr Zelensky «non è sicuro» di voler inviare il suo consiglier­e Andriy Yermak negli Stati Uniti per collaborar­e con l’inchiesta del Congresso Usa. Il 2 agosto scorso Yermak incontrò Giuliani a Madrid, dopo che il 25 luglio Trump aveva chiesto a Zelensky di riaprire l’indagine per corruzione su Hunter Biden. Il leader ucraino, dunque, sembra disponibil­e ad assecondar­e nei fatti la linea difensiva della Casa Bianca. Sempre ieri ha dichiarato che «non ci fu alcun ricatto» nella conversazi­one con Trump e che verranno condotti «con grande piacere» accertamen­ti sulle interferen­ze nelle elezioni americane del 2016. Secondo una teoria cospirativ­a, respinta dall’intelligen­ce statuniten­se, le manovre di disturbo sarebbero partite da Kiev e non da Mosca.

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(foto Afp) Chi è Rudolph Giuliani, 75 anni, avvocato di Donald Trump

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