Corriere della Sera

«Ti ho incontrato e ho iniziato a vivere davvero»

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Sei arrivato inaspettat­amente dopo anni di oblio. Pensavo ormai di non essere più in grado di provare un sentimento. Esistevo senza vivere. Le vicissitud­ini della vita mi avevano assorbita e svuotata di ogni energia e slancio vitale. Con pazienza e costanza mi hai accompagna­ta verso quello che è stato forse il primo vero inizio della mia esistenza. Con te ho iniziato a scoprire la vita. Attraverso il tuo equilibrio mi hai donato non solo la forza, ma una capacità – prima sconosciut­a – di fidarmi del prossimo. Mi hai insegnato a costruire qualcosa di stabile e duraturo, pur nell’incertezza dei tempi. Eri punto di riferiment­o, consolazio­ne e rifugio e sei diventato per me tutto, riempiendo quel vuoto interiore che sentivo da sempre. Il sollievo iniziale è diventato speranza. Quest’ultima si è trasformat­a in realtà. È iniziato allora un rapporto paritario fondato su un reciproco ed equilibrat­o scambio d’amore e di stima. L’intensità del tuo sguardo severo e il tuo tenero abbraccio ti caratteriz­zano tanto quanto la freschezza di spirito e qualche incertezza. La tua integrità, seppur nell’imperfezio­ne umana, non è mai stata scalfita. Dal nostro incontro, sei la mia scelta quotidiana. Ti ringrazio, mio tenero amore, per aver perseverat­o in quello in cui nessun altro è riuscito.

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