Il retroscena di un’olimpiade vinta all’ultimo «Ora Milano-cortina può prendere forma»
TRENTO Un sogno a cinque cerchi. Un progetto che prende forma. E che ieri a Trento ha occupato un’intensa mattinata di lavori, condotta dal direttore della Gazzetta, Andrea Monti e da Cristina Fantoni, volto di La7. Un dibattito che ha riempito il teatro Sociale. Segno che il viaggio verso Milanocortina 2026 è già iniziato. Negli occhi di tutti c’è ancora quell’immagine indimenticabile, quel boato di gioia della spedizione azzurra del 24 giugno, quando a Losanna superammo la candidatura svedese. Eppure, racconta Octavian Morariu, membro Cio e capo della commissione di valutazione su Milano-cortina 2026, quel successo è stato in bilico fino all’ultimo: «Voi al mattino di quel 24 giugno a Losanna eravate dietro». L’assegnazione è arrivata per una ragione precisa: «La gente. La passione, un gruppo di professionisti preparati e il supporto degli italiani sono stati determinanti». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha aggiunto un retroscena: «Sapevo che eravamo dietro, così mi sono preso la responsabilità di stravolgere tutto. Abbiamo spostato alla fine il video di Marco Balich e deciso di dare spazio alla freschezza di Sofia Goggia e Michela Moioli. Abbiamo vinto perché abbiamo osato». Sul palco, 17 olimpionici azzurri degli sport invernali, fra loro Thoeni e Goggia. «Milano-cortina sarà una grandissima opportunità, osare è sempre importante» ha detto Urbano Cairo, presidente di Rcs Mediagroup.