Corriere della Sera

«Ma fenomeni come questo sono destinati a ripetersi»

- Giovanni Caprara

Come mai un tifone così violento ha investito il Giappone come non accadeva da 61 anni secondo le statistich­e? Lo chiediamo a Dino Zardi, docente di fisica dell’atmosfera e del clima all’università di Trento. «Siamo davanti a fenomeni che stanno cambiando la loro tradiziona­le manifestaz­ione. Hagibis ha seguito un percorso diverso da quello dei normali tifoni che investono il Giappone. La sua traiettori­a si è proiettata infatti verso Ovest invece che ad Est e incontrand­o correnti più calde ha aumentato la sua

Dino Zardi, docente di fisica dell’atmosfe ra e del clima all’università di Trento

energia distruttiv­a. Una settimana fa si era verificata la stessa situazione con l’uragano Lorenzo che si è diretto verso la Gran Bretagna e l’irlanda. Simili eventi sono nuovi e aggiungono ulteriori domande alla complicata scena atmosferic­a».

Si può collegare al riscaldame­nto climatico della Terra?

«Per il momento si tratta di episodi singoli e locali che ancora non producono statistich­e attendibil­i. Però bisogna tener conto che anche una piccola variazione di temperatur­a in aumento come quella ormai accertata nel Pianeta produce effetti eccezional­i con una crescita nella loro intensità».

In futuro simili eventi diventeran­no ancora più catastrofi­ci?

«Le simulazion­i condotte con i computer lo prospettan­o, ci sono tutti gli ingredient­i perché accada. Sappiamo che mari ed oceani sono sempre più caldi. Questo significa che si accumula più energia mentre aumenta la quantità di vapore acqueo immesso nell’atmosfera. Ciò rende l’aria più leggera e instabile provocando sconvolgim­enti difficili da prevedere».

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