«Ma fenomeni come questo sono destinati a ripetersi»
Come mai un tifone così violento ha investito il Giappone come non accadeva da 61 anni secondo le statistiche? Lo chiediamo a Dino Zardi, docente di fisica dell’atmosfera e del clima all’università di Trento. «Siamo davanti a fenomeni che stanno cambiando la loro tradizionale manifestazione. Hagibis ha seguito un percorso diverso da quello dei normali tifoni che investono il Giappone. La sua traiettoria si è proiettata infatti verso Ovest invece che ad Est e incontrando correnti più calde ha aumentato la sua
Dino Zardi, docente di fisica dell’atmosfe ra e del clima all’università di Trento
energia distruttiva. Una settimana fa si era verificata la stessa situazione con l’uragano Lorenzo che si è diretto verso la Gran Bretagna e l’irlanda. Simili eventi sono nuovi e aggiungono ulteriori domande alla complicata scena atmosferica».
Si può collegare al riscaldamento climatico della Terra?
«Per il momento si tratta di episodi singoli e locali che ancora non producono statistiche attendibili. Però bisogna tener conto che anche una piccola variazione di temperatura in aumento come quella ormai accertata nel Pianeta produce effetti eccezionali con una crescita nella loro intensità».
In futuro simili eventi diventeranno ancora più catastrofici?
«Le simulazioni condotte con i computer lo prospettano, ci sono tutti gli ingredienti perché accada. Sappiamo che mari ed oceani sono sempre più caldi. Questo significa che si accumula più energia mentre aumenta la quantità di vapore acqueo immesso nell’atmosfera. Ciò rende l’aria più leggera e instabile provocando sconvolgimenti difficili da prevedere».