Corriere della Sera

La nostra sfida per la dignità dell’uomo e dell’ambiente

- Di Padre Enzo Fortunato

Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresent­a una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologic­he, istituzion­ali, politiche, sociali, culturali. Il contributo di tutti i mondi economici e produttivi e soprattutt­o la partecipaz­ione dei cittadini. Importante è stato ed è in questa direzione il ruolo dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Siamo convinti che, in presenza di politiche serie e lungimiran­ti, sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050. Questa sfida può rinnovare la missione dell’europa dandole forza e centralità. E può vedere un’italia in prima fila. Già oggi in molti settori, dall’industria all’agricoltur­a, dall’artigianat­o ai servizi, dal design alla ricerca. Larga parte della nostra economia dipende da questo. I nostri problemi sono grandi e antichi: non solo il debito pubblico ma le diseguagli­anze sociali e territoria­li, l’illegalità e l’economia in nero, una burocrazia spesso inefficien­te e soffocante, l’incertezza per il presente e il futuro che alimenta paure. Ma l’italia è anche in grado di mettere in campo risorse ed esperienze che spesso non siamo in grado di valorizzar­e. Noi siamo convinti che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. La sfida della crisi climatica è un’occasione preziosa per rimettere in movimento il nostro Paese in nome di un futuro comune e quindi migliore. Noi, nei limiti delle nostre possibilit­à, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. Un’italia che fa l’italia, a partire dalle nostre tradizioni migliori, è essenziale per questa sfida e può dare un importante contributo per costruire un mondo più sicuro, civile, gentile. Ci piace ricordare, con Gustav Mahler, che la tradizione è la salvaguard­ia del fuoco, non la conservazi­one delle ceneri. Ecco perché con il fraterno amico Ermete Realacci, con Ettore Prandini, Vincenzo Boccia, Francesco Starace, Catia Bastioli e tanti uomini e donne di buona volontà vogliamo essere visionari e alimentare il Sogno della dignità dell’uomo e dell’ambiente. Animati e incoraggia­ti dalla guida del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti. Gennaio 2020 ci aspetta per sottoscriv­ere insieme un nuovo manifesto per cambiare l’iniquità della Storia.

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