Soldini e la regata da Hong Kong al Vietnam
La voce del capitano, come alla vigilia di ogni ripartenza, arriva dalla Cina increspata da una nota di legittima euforia. «Colpo di cannone a Hong Kong, traguardo a Nha Trang, in Vietnam. 673 miglia nautiche: per il trimarano Maserati, una regata corta. Piena di insidie, però: oggetti galleggianti, pescatori senza luci, natanti segnalati male. Siamo in una zona del mar cinese meridionale trafficatissima. Ma il record (un giorno, 23h40’25”, Atmosphere 2006 ndr) è fattibile. E poi abbiamo a bordo questo nuovo grinder...».
Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, affiancherà lo skipper Giovanni Soldini, con cui condivide l’anno di nascita (1966, quattro mesi e 11 giorni di distanza) e un’amicizia di lungo corso, a bordo del Multi 70 Maserati nella nona edizione della Hong Kong to Vietnam Race, classica dell’emisfero asiatico, al via mercoledì. Un piacere, per entrambi, che il marinaio milanese racconta così: «Con Lorenzo ci siamo conosciuti anni fa, tramite amici comuni, e ci siamo subito stati simpatici. Lui è super interessante, pieno di cose da raccontare, curioso anche di vela. Nel 2017 l’avevo già ospitato in un trasferimento dalla Liguria alle Baleari ed era andata benissimo.
Hong Kong
In barca Jovanotti, 53 anni con lo skipper Giovanni Soldini, 53 che si dice così quindi non aspettatevi molto da me in senso tecnico ma farò del mio meglio per partecipare alla vittoria») anche l’occasione di verificare con i suoi occhi l’inquinamento degli Oceani. «Sempre peggio — conferma Soldini che sul tema dei rifiuti e dei cambiamenti climatici insiste da ben prima che Greta Thunberg scioperasse —. Maserati è reduce da un lungo cantiere alle Hawaii: durante la Transpac abbiamo colpito tre oggetti galleggianti, spaccando derive e scafo. In mare c’è qualsiasi schifezza, dai frigo alle cabine telefoniche. Il Pacifico è quello messo peggio: gli tsunami in Asia strappano via tutto e riversano in acqua. È evidente, e non solo perché lo dice Greta, che dobbiamo modificare le nostre abitudini, sennò andiamo a sbattere. È necessario che le coscienze cambino. Io vedo in giro una sensibilità diversa, e meno male perché viviamo seduti su una bomba a orologeria». Due coscienze per un futuro migliore. L’ombelico del mondo è pronto a salpare.