Rivoluzione qualifiche in F1. Vettel: «Gigantesca cavolata»
Dal prossimo anno prevista una gara sprint per definire la griglia. Hamilton: «Idea senza senso»
A piccoli passi vero una mini-rivoluzione. Nelle prossime settimane la F1 sarà chiamata a esprimersi sulla proposta di introdurre l’anno prossimo una gara sprint per assegnare la pole position. Si tratta di un format alternativo alle attuali qualifiche, se dovesse passare (serve il voto all’unanimità di tutti i team) si farebbe solo in alcuni circuiti — 2 o 3 al massimo, non c’è ancora una lista — dove è possibile sorpassare. Non a Montecarlo, per capirci.
Aspettando l’esito del Gp del Giappone tormentato dal passaggio del tifone Hagibis (gara alle 7.10, se non si saranno disputate le qualifiche prima sarà utilizzato l’ordine di arrivo delle seconde prove libere di venerdì) che potrebbe consegnare alla Mercedes il sesto Mondiale costruttori di fila eguagliando il record della Ferrari dell’era Schumacher, il cantiere per il futuro è in fermento. «Useremo la prossima stagione come banco di prova per il 2021», aveva detto il presidente della F1 Chase Carey. La sprint-race al sabato (dovrebbe durare al massimo 45 minuti) va proprio in questa direzione, anche sulle nuove regole si registra un’opposizione compatta alla riforma di Liberty: per comporre la griglia di partenza si rovescerà la classifica del Mondiale, ultimi davanti e top dietro.
Le squadre hanno chiesto chiarimenti manifestando disponibilità a sperimentare il programma alternativo già utilizzato nelle formule minori. Alcune, fra le quali la Mercedes, hanno fatto delle prove al simulatore per vedere quante posizioni si riuscivano a rimontare. Vedremo se alle dichiarazioni di intenti seguiranno i sì. I piloti hanno bocciato completamente la sprint-race, Sebastian Vettel senza mezzi termini: «Una gigantesca cavolata». Lewis Hamilton, re delle pole, l’ha definita un’idea priva di senso.