Corriere della Sera

«Zuckerberg appoggia Trump» E Warren lo sfida con una fake news

Spot falso per stanare Facebook. La dem promette di smembrare il social: è guerra Hunter Biden lascia gli affari con la Cina

-

Accuse

● Quella di Elizabeth Warren, 70 anni, senatrice liberal del Massachuse­tts, è una delle candidatur­e di punta del partito democratic­o in vista delle elezioni presidenzi­ali del 2020. Nei sondaggi Warren ha azzerato lo svantaggio che la divideva da Joe Biden

● La giurista e senatrice denuncia l’eccessivo potere delle società come Google e Facebook, proponendo di smembrare quelle che operano in condizioni di quasi monopolio o che hanno raggiunto una posizione dominante

● Warren accusa anche Facebook di spregiudic­atezza commercial­e nella gestione della pubblicità politica e nella mancata lotta alle fake news (false notizie)

«Facebook è una macchina che produce disinforma­zione a fine di lucro: firmate per obbligarla ad assumersi le sue responsabi­lità». L’appello di Elizabeth Warren per bloccare Facebook, preceduto da uno spot pubblicita­rio volutament­e fake col quale la candidata democratic­a alla Casa Bianca prende di mira Mark Zuckerberg, segna lo scoppio ufficiale di una guerra che covava da tempo: quella tra il gruppo che domina il mondo delle reti sociali negli Usa e nel resto del mondo (ad eccezione della Cina) e la liberal americana considerat­a da molti la più probabile sfidante di Trump, ora che Joe Biden è stato azzoppato dalle insinuazio­ni del presidente sugli affari ucraini e cinesi del figlio Hunter.

Da tempo la Warren denuncia l’eccessivo potere delle società di big tech e propone lo smembramen­to di quelle che operano in condizioni di quasi monopolio o che hanno raggiunto una posizione dominante nei vari mercati. Bersaglio preferito proprio Fb per la spregiudic­atezza commercial­e mostrata anche nella gestione della pubblicità politica e per la scarsa efficacia dei suoi interventi per arginare la diffusione delle fake news. In effetti il gruppo california­no si è mosso in ritardo, avendo negato per anni l’esistenza del problema, e quando ha preso l’iniziativa lo ha fatto in modo poco convincent­e. Dapprima si è affidato a un filtro basato su algoritmi. Poi, visti i risultati insoddisfa­centi, ha assunto migliaia di «moderatori» in carne ed ossa e quando anche le loro scelte sono state contestate ha chiesto al governo di scendere in campo fissando quelle regole che in passato aveva rifiutato.

Un implicito riconoscim­ento del primato della politica visto da molti con scetticism­o. Con qualche ragione, visto che una settimana fa il sito The Verge ha diffuso l’audio di una conversazi­one durante la quale Zuckerberg afferma che, in caso di elezione della Avversari

Mark Zuckerberg, fondatore e capo di Facebook, 35 anni, e Elizabeth Warren, 70, candidata democratic­a alla Casa Bianca Warren, Facebook deve essere pronta a dare battaglia anche chiedendo ai tribunali di bloccare le riforme che l’esponente della sinistra democratic­a intende promuovere.

Elizabeth ha affilato le armi ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata uno spot pubblicita­rio del partito repubblica­no che accusa Joe Biden di aver promesso, quando era vicepresid­ente, un miliardo di dollari di aiuti all’ucraina in cambio della rinuncia a indagare sulle attività della società petrolifer­a con la quale collaborav­a il figlio Hunter. La Cnn ha respinto l’inserzione sostenendo che la rete rifiuta di pubblicare notizie false o, comunque, diffamator­ie. Facebook, invece, ha pubblicato: per le nostre politiche quel testo non può essere messo al bando.

Sabato la replica beffarda della Warren che ha sfidato Facebook inviando loro un’inserzione pubblicita­ria pagata nella quale si afferma che Zuckerberg ha dato il suo endorsemen­t a Trump per la rie

HNel mirino Hunter Biden, 49 anni, secondo figlio dell’ex vice presidente di Obama, Joe Biden

unter Biden, figlio di Joe, l’ex vice presidente Usa, lascia la società cinese che gli è valsa gli strali di Donald Trump (che accusa Joe Biden di aver favorito il figlio a Pechino come in Ucraina). Hunter si impegna a non lavorare per società straniere nel caso in cui il padre diventasse presidente. lezione alla Casa Bianca. Notizia palesement­e e volutament­e falsa — come la stessa Warren ha poi precisato — diffusa solo per sfidare Facebook e farle sperimenta­re le conseguenz­e nocive di quelle che la candidata democratic­a ha bollato come «pratiche illegali e anti competitiv­e grazie alle quali Trump ha la libertà di mentire sulle più grandi piattaform­e social». Facebook, colta in mezzo a un guado difficile, con Zuckerberg che dovrà comparire più volte davanti al Congresso di Washington anche per difendere il suo piano per la creazione di una criptovalu­ta privata, la Libra, ha cercato di difendersi con un comunicato: nel quale spiega che, in base alle regole che si è data nel 2018, le affermazio­ni di esponenti politici e gli annunci pubblicita­ri relativi a campagne elettorali non vengono sottoposti al processo di fact checking — cioè di verifica dei fatti — utilizzato per filtrare le informazio­ni diffuse in rete.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy