Corriere della Sera

Alitalia, verso la miniprorog­a Fs e Atlantia: avanti con Delta

Lufthansa non prevede impegni nel capitale. Oggi i consigli per stringere sull’offerta

- Leonard Berberi Fabio Savelli

MILANO Il dossier Alitalia va verso una schiarita. Il doppio incontro di Lufthansa ieri a Roma prima con Ferrovie dello Stato poi con Atlantia si conclude con i tedeschi che si dicono disposti a un impegno più concreto, ma nella realtà tornano a Francofort­e senza alcuna promessa — a partire da quella sull’equity — condizione minima per poter avviare un tavolo. Una decisione finale Lufthansa si sarebbe riservata di comunicarl­a nei prossimi giorni, spiegano due fonti al Corriere, che non credono a un loro investimen­to. Nei faccia a faccia Harry Hohmeister, chief commercial officer del colosso europeo, ha confermato la proposta di partnershi­p commercial­e, qualcosa che gli italiani ritengono insoddisfa­cente.

I partner industrial­i per Alitalia al tavolo restano Delta Air Lines e Lufthansa. Ma gli americani sono avanti se non altro perché gli unici finora disposti a sborsare 100 milioni di euro, oltre ad aver messo nero su bianco un piano industrial­e. Fs e Atlantia hanno inaugurato da diversi giorni una trattativa parallela con i tedeschi più con l’obiettivo di indurre la compagnia Usa a venire incontro alle richieste della società controllat­a dai Benetton, che ha bocciato quel piano.

Oggi pomeriggio è previsto il decisivo doppio consiglio di amministra­zione di Fs ed Atlantia. Nella lettera al ministero dello Sviluppo economico Ferrovie — il condiziona­le è d’obbligo — dovrebbe formalizza­re la costituzio­ne di un consorzio per la stesura dell’offerta vincolante nel giro di qualche settimana. L’intenzione di non andare oltre il mese, fanno sapere le fonti. Il tutto a due condizioni: che venga migliorato il piano industrial­e e che si trovi un partner aeronautic­o che creda nel progetto. Un passaggio formale per consentire ai commissari straordina­ri di Alitalia di non portare i libri in tribunale e per domandare un altro prestito ponte di 200250 milioni di euro. Toccherà a Delta a questo punto rilanciare, magari andando incontro a due richieste di Atlantia: l’incremento dell’equity e un ruolo di primo piano di Alitalia nella futura joint venture transatlan­tica con un occhio di riguardo al mercato Italiausa.

Sullo sfondo restano anche altri nodi da sciogliere come la cassa nel periodo transitori­o e gli strumenti che il Mise dovrà mettere in campo per i 2.000 esuberi.

Diversi analisti che seguono il dossier Alitalia ritengono che quella di Lufthansa sia un modo per far deragliare la trattativa con la rivale Delta, dal momento che l’ad Carsten Spohr è impegnato a stabilizza­re l’operativit­à del gruppo e a ridurre le perdite della divisione low cost Eurowings. Se, a sorpresa, Lufthansa dovesse decidere di investire nel vettore tricolore bisognereb­be ripartire da quasi zero.

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I velivoli Velivoli di Alitalia in partenza da Roma Fiumicino, l’hub principale della compagnia

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