Il bus finisce contro un albero «L’autista era al cellulare»
Roma, bus finisce contro un albero: 50 feriti. I passeggeri accusano il guidatore: i pm sequestrano il cellulare
L’autobus, lungo la Cassia, a Roma, è finito contro un albero. Una cinquantina di feriti, una decina gravi. Sequestrato il cellulare all’autista. L’ accusa dei passeggeri: «Stava parlando al telefonino».
ROMA Vicino alla cabina di guida c’era un gruppo di liceali. Al centro della vettura una coppia di pensionati arrivati a Roma per partecipare alle nozze d’oro di due amici, tanti lavoratori stranieri, qualche impiegato. Una settantina di persone stipate sul 301. All’improvviso il caos: un boato, i finestrini che esplodono e il bus Atac si riempie di schegge di vetro, i passeggeri che cadono nel corridoio, ammassandosi l’uno sull’altro. Poteva essere una strage ieri mattina in via Cassia, a Roma, dove il mezzo pubblico da poco partito dal capolinea di Grottarossa e diretto al centro della città, si è schiantato contro un pino. Un impatto talmente violento che nel pomeriggio l’albero ormai pericolante è stato abbattuto dai pompieri.
Il bilancio: 50 feriti, nove ancora ricoverati in ospedale. Fra loro l’autista, Misael Vecchiato, 40 anni, di Rignano Flaminio: è risultato negativo all’alcoltest e al drugtest, ma già oggi potrebbe essere indagato per lesioni. Secondo alcuni passeggeri al momento dell’impatto era al telefono. Dalla dinamica dell’incidente è emerso che il bus ha improvvisamente scartato verso destra, è salito sul marciapiede, ha perso uno specchietto retrovisore e un faro sbattendo contro un primo albero e poi — dopo essere tornato sulla carreggiata per qualche istante — si è accartocciato contro il secondo pino. Una ricostruzione che fa pensare «a una distrazione di chi guidava». È la considerazione, per ora un’ipotesi investigativa, dei vigili urbani che su ordine dei magistrati hanno sequestrato il telefonino del conducente insieme con la vettura, in servizio da dodici anni. Alcuni passeggeri — soprattutto tra chi si trovava nella parte posteriore — hanno infatti riferito che i loro compagni di viaggio più avanti hanno visto l’autista al cellulare, forse con gli auricolari.
Non si può escludere però che il 40enne abbia afferrato lo smartphone, anche solo per leggere un messaggio. La distrazione, appunto, che potrebbe avergli fatto perdere il controllo del 301.
Il conducente, dipendente Atac dal 2007, è arrivato al pronto soccorso sotto choc, incapace di parlare con i vigili urbani che stanno valutando tutte le ipotesi, compresa quella di un malore.
Sarà la perizia disposta dal procuratore aggiunto Nunzia D’elia e dal pm Gennaro Varone a dover ricostruire l’accaduto e indicare la causa dell’incidente. Certamente l’autista guidava a una velocità ridotta. E dunque ogni elemento sarà valutato: da un abbaglio del sole all’asfalto reso viscido dal temporale della sera precedente, ma anche un improvviso guasto. E così, mentre la Municipale attende i riscontri sui tabulati e sulle celle per capire se Vecchiato stesse davvero usando lo smartphone, sono in corso anche quelli sulla meccanica, a cominciare dall’usura dei pneumatici.
Atac ha aperto un’inchiesta interna, come ricordato dalla sindaca Virginia Raggi in visita ad alcuni dei feriti. E adesso dovrà valutare il comportamento dell’autista