Manovra, Di Maio e Renzi all’attacco
Il sì «salvo intese». Dal M5S critiche: subito la galera per i grandi evasori. E Iv prepara gli emendamenti
È durato 5 ore e 33 minuti il Consiglio dei ministri che ha partorito il Documento programmatico di bilancio inviato poi (con un leggero ritardo sulla scadenza del 15 ottobre) alla commissione Ue. La «cornice» della manovra è dunque giunta a Bruxelles — che ha una settimana per chiedere eventuali spiegazioni e, in caso, 15 giorni per sollecitare una nuova bozza — ma il Bilancio per il 2020 e il decreto fiscale collegato sono stati approvati con la formula «salvo intese». Tradotto, vuol dire che molte cose possono cambiare.
E infatti i renziani di Iv già annunciano emendamenti su «quota 100» e sulle limitazioni dell’uso del contante. Anche Luigi Di Maio prende le distanze dalle misure decise a palazzo Chigi e in particolare sul piano antievasione: «Bisogna cambiare registro. Lo Stato deve fare lo Stato con chi in questi anni ha nascosto centinaia e centinaia di migliaia di euro in qualche paradiso fiscale. Contro queste persone bisogna alzare la voce, farsi sentire ed essere duri, andando oltre le consuete multe di circostanza e introducendo il carcere».
Il governo Conte II ha centrato l’obiettivo di cancellare l’aumento dell’iva previsto dal 1° gennaio del 2020 e pari 23,1 miliardi di euro. In più si riduce, già dal 2020, il cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti (circa tre miliardi); si introduce un giro di vite contro i grandi evasori fiscali (la pena massima sale da 6 a 8 anni); si introduce un super bonus per incentivare la tracciabilità con i pagamenti elettronici con limitazione di utilizzo del contante a 2.000 euro (nel 2020) e a 1.000 euro dal 2022; cancellati i super ticket nella sanità da giugno del 2020; e poi c’è il credito d’imposta per gli investimenti ecologici nell’industria e per i condomini che restaurano le facciate dei palazzi.
Sul fronte delle entrate ci sarà una tassa sugli imballaggi e sui contenitori di plastica; ci sarebbe un aumento, dal 10 al 12,5%, della cedolare secca per gli a affitti a canone concordato che in sei anni di applicazione ha fatto emergere molto nero: «Una clamoroso autogol», è la sentenza di Confedilizia. Le sanzioni per i commercianti che non usano il Pos, poi, non piacciono a Confesercenti: «La moneta elettronica deve essere incentivate con agevolazioni non con le minacce».
Silvio Berlusconi (FI) è tranciante: «Manovra molto negativa, speriamo di riuscire a cambiarla». Benedetto Della Vedova (+Europa) fa una previsione: «Senza svolta, debito e deficit lo pagheranno i giovani».