Corriere della Sera

Eurozona, giù l’inflazione: va ai minimi da tre anni

- Di Giuliana Ferraino

L’inflazione nella zona euro scende al livello più basso dal novembre 2016, segnando +0,8% su base annua in settembre (l’italia segna +0,2%). E’ un calo a sorpresa — maggiore di quanto avevano indicato le stime preliminar­i (+0,9%) — rispetto all’1% di agosto. A pesare sull’indice dei prezzi al consumo di settembre è la nuova flessione del costo dell’energia, in calo dell’1,8% a settembre, dopo il -0,6% di agosto. L’inflazione core, che non considera i prezzi di energia, prodotti alimentari, alcool e tabacco, ed è il dato che guarda la Bce quando prende le decisioni di politica monetaria, ha segnato invece +1%, dopo lo 0,9% di agosto, come anticipato dalla prima lettura. La frenata dei prezzi è un’altra doccia fredda sulla zona euro, dopo le cattive notizie del Fmi, che ha tagliato ancora le previsioni di crescita per l’eurozona a +1,2% (da +1,3%) quest’anno e a +1,4% (da +1,6%) nel 2020. Il mandato della Bce è la stabilità dei prezzi, con un target sotto ma vicino al 2%. Ad aprile l’inflazione segnava +1,7%, ora invece l’europa sembra tornare indietro di quasi 3 anni. Un addio amaro per Mario Draghi, che a settembre ha annunciato un ulteriore allentamen­to della politica monetaria, usando «tutti gli strumenti a disposizio­ne sul tavolo», incluso il riavvio del Quantitati­ve easing e un altro taglio dei tassi sui depositi già negativi.

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