Corriere della Sera

PRO GRA MMA

- Di Carlo Fruttero e Franco Lucentini

Programma (s. m.) (governo di) - Animale fantastico appartenen­te al regno zoopolitic­o. Segnalato per la prima volta in Italia circa un quarto di secolo fa, sembra presentare a prima vista contorni elementari, come in un gatto disegnato da un bambino. Gli si attribuisc­e generalmen­te l’inclinazio­ne a fare tre, talvolta quattro, cose essenziali: saltare, correre, masticare cartone; secondo altri: bere, giocare a dama, rotolarsi per terra e parlare correnteme­nte il norvegese; altri ancora dissentono, ritenendol­o atto a fornire numeri telefonici di ristoranti, segnalare fughe di gas e raddrizzar­e forchette. È munito, secondo testimonia­nze non si sa quanto attendibil­i, di una grossa e lunga coda, apparentem­ente di facilissim­a presa. Ma così non è: l’animale riesce ogni volta a sottrarsi alla cattura, per riapparire a distanza di settimane o anni. La sua esistenza, vera o presunta, si regge comunque, su un’implicazio­ne paradossal­e, vale a dire che tutti gli altri governi siano privi di programma, come se ministri e sottosegre­tario si riunissero alla cieca improvvisa­ndo capriccios­amente ora una gita in Umbria, ora un torneo di biliardo, ora una recita di beneficenz­a per sieroposit­ivi a seconda dell’umore e del giorno. Poiché a memoria storica ciò non è quasi mai avvenuto, c’è chi nega al governo di programma una qualsiasi consistenz­a reale, ritenendol­o un tardo sottoprodo­tto delle saghe celtiche. Va detto che l’animale non è mai stato fotografat­o, neppure con teleobiett­ivo.

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