Le imprese: no a nuove tasse Boccia: servono più investimenti
CAPRI «Le fibrillazioni nel governo non aiutano»: la diagnosi è del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che si limita a osservare come «l’esecutivo anziché dibattere a mezzo stampa, dibattesse al suo interno e definisse una linea comune di direzione per il paese». Una linea che si fatica a scorgere nelle ore in cui il nuovo partito di Renzi rivendica la volontà di rivedere la legge di Bilancio. Parlando della manovra, del resto, Boccia ammette che «non c’è molto», e dal palco del convegno dei Giovani Imprenditori si dice contrario alla plastic tax e alla sugar tax. Un quadro all’interno del quale il presidente di Confindustria invita a puntare su un progetto per un piano infrastrutturale europeo da mille miliardi. Ad ascoltare i giovani industriali e il presidente di Viale dell’astronomia per conto del governo c’è solo il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, che a proposito della legge di Bilancio ricorda: «Abbiamo trovato una cambiale da 23 miliardi da onorare. Altri 6 miliardi sono stati trovati e concentrati soprattutto sulla riduzione delle tasse sul lavoro. Non so se è poco, io penso che sia il giusto». Poi aggiunge una specifica sulla manovra, «il Parlamento è sovrano», ma se l’impostazione dell’esecutivo peggiorerà sarà «meglio andare a casa». La vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, ricorda infine che sui dazi Usa «la Commissione Ue deve affrontare il dossier come priorità assoluta».