Corriere della Sera

La foto, l’alcol, poi lo schianto

Palermo, era ubriaco: indagato. I morti sono minorenni

- Toscano

Lo schianto, l’auto in fiamme. Tragedia nel Palermitan­o. Morti due ragazzi, 16 e 17 anni, tre gravi. Arrestato chi guidava.

La foto pubblicata sulle «storie» di Instagram mostra la bottiglia di champagne con tanto di calice giusto accanto al guidatore, all’interno dell’auto. È uno scatto di un sabato sera in città, in centro a Palermo. Cinque ragazzi, un clima di festa, alcol, l’auto di grossa cilindrata, i video e le foto condivisi sui social network. Poi, a notte fonda, la tragedia.

Erano le quattro del mattino quando la Bmw con a bordo cinque giovanissi­mi, tra i 15 e i 20 anni, di Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, è uscita di strada quasi alle porte del paese, finendo in una scarpata e prendendo fuoco. Giorgio Casella, 17 anni, e Kevin Vincenzo La Ciura, 16, sono morti; i tre loro amici, feriti, sono ricoverati in ospedale a Palermo. Uno di loro, Rosario Musso, ventenne che era alla guida, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale perché risultato positivo all’alcol test e alla cannabis. La tragedia è avvenuta appena sette giorni dopo quella analoga avvenuta a Belpasso, nel Catanese, dove erano morti quattro giovani, due dei quali minorenni.

Gli amici dei cinque ragazzi di Belmonte Mezzagno, che erano andati a trascorrer­e un sabato sera a Palermo, ieri hanno potuto vedere le immagini del gruppo poco prima della tragedia. Nei brevi video dei ragazzi c’è in sottofondo la musica neomelodic­a ascoltata in automobile, un giro in via Libertà, l’elegante boulevard nel cuore del centro del capoluogo siciliano. Poi, però, a notte fonda, il tragico schianto vicino casa.

L’auto, una Bmw 2000, è uscita di strada per cause da accertare sul rettilineo in contrada Placa, tra Belmonte e Misilmeri. La vettura si è scontrata contro un albero d’ulivo, sradicando­lo, e si è ribaltata per poi finire in una scarpata, incendiand­osi. Alcuni residenti della zona sono accorsi subito in soccorso dei ragazzi. Uno di loro è morto sul posto, intrappola­to tra le fiamme; un altro durante il tragitto in ospedale.

Sul luogo dell’incidente sono intervenut­i i carabinier­i della stazione di Belmonte Mezzagno e di Misilmeri, i vigili del fuoco e i mezzi del 118. I militari, guidati dal maggiore Marco Montemagno, ora indagano per chiarire la dinamica dei fatti ma dai primi rilievi non sembrano coinvolti altri mezzi nello schianto. Si lavora comunque, a quanto si apprende, per escludere responsabi­lità di terzi nell’incidente.

Gli inquirenti confermano di avere visionato anche le immagini recuperate sui social network, incluso lo scatto con la bottiglia all’interno dell’auto, ma quelle foto non hanno molta rilevanza nelle indagini. Quello che invece pesa è l’esito degli esami che hanno accertato che il giovane alla guida aveva un tasso alcolemico di 105 microgramm­i per litro, il doppio del limite consentito, e aveva anche fumato cannabis. Circostanz­e che hanno fatto scattare gli arresti, con il piantoname­nto in ospedale.

Nel tempo libero le due giovani vittime amavano andare a cavallo, come raccontano le immagini dei loro profili online. Lacrime e disperazio­ne per amici e parenti nel paese, e anche sul web, dove decine di adolescent­i hanno scritto messaggi di cordoglio. «Come si può morire così, vita mia? Mi hai frantumato il cuore, con te se ne va la mia infanzia», ha scritto su Facebook un cugino di Giorgio, condividen­do una foto che li ritrae insieme. «Questo è il momento del dolore. Ci stringiamo alle famiglie e preghiamo per quelli che sono in ospedale», ha commentato commosso il sindaco di Belmonte Mezzagno, Salvo Pizzo.

Il dolore del cugino

«Come si può morire così? Mi hai distrutto il cuore, con te se ne va tutta la mia infanzia»

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Rosario Musso,20 anni, arrestato, fotografat­o prima dello schianto
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(foto Ansa) Sui social Le lamiere dell’auto coinvolta nell’incidente A destra la foto postata su Instagram

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