Le decisioni di Conte
1 PARTITE IVA
La manovra Conte elimina la flat tax al 15% sui ricavi tra 65 mila e 100.000 euro che sarebbe dovuta scattare nel 2020, introduce l’obbligo di tenuta delle scritture contabili per chi sta sotto i 65 mila euro. In Parlamento sarà battaglia sugli emendamenti che proporranno il ripristino della flat tax sopra 65 mila euro di ricavi
2 QUOTA 100
Non c’è alcuna modifica. Si potrà continuare ad andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi. La misura resta sperimentale e cesserà, salvo nuove decisioni, il 31 dicembre 2021. In Parlamento sarà battaglia sugli emendamenti che chiederanno la soppressione anticipata di Quota 100 o l’allungamento delle finestre di attesa tra la maturazione del requisito e la decorrenza della pensione
3 FONDO PER LE FAMIGLIE
600 milioni il primo anno, un miliardo nel 2021 e 1,2 miliardi nel 2022 per finanziare la gratuità degli asili nido e la costruzione di un assegno unico per i figli, che dovrebbe però arrivare nel 2021. In Parlamento sarà battaglia sugli emendamenti che proporranno di aumentare le risorse del fondo e anticipare gli interventi
4 CONTANTE
La bozza del decreto fiscale prevede che il tetto attuale all’utilizzo, fissato in 3 mila euro per i pagamenti, scenda a 2 mila nel 2020 e 2021 e 1.000 dal 2022. Il governo si impegna inoltre a stipulare convenzioni con l’associazione delle banche per l’abbassamento delle commissioni sulle carte di credito sopportate dai commercianti. Obiettivo: azzerarle per gli acquisti fino a 5 euro, ridurle per quelli di importo superiore. In Parlamento sarà battaglia per eliminare o attenuare la stretta sul contante
5 GRANDI EVASORI
Nella bozza del dl fiscale si prevede di aumentare da 6 a 8 anni il carcere per i grandi evasori. Sarà battaglia sugli emendamenti che proporranno di eliminare questo inasprimento o di circoscriverlo a casi di particolare gravità