Wim Wenders: «Solo chi accoglie può costruire la pace»
Il regista ha consegnato a Sebastião Salgado il premio degli editori. La Fiera si chiude con i visitatori in crescita del 5,5 per cento
FRANCOFORTE «Quando un fotografo cattura un’immagine ha due strade: esaltare il soggetto o tenerlo a distanza. Questa stessa dicotomia riguarda tutti gli ambiti della vita, in particolare la politica. C’è chi oggi ha ancora a cuore il bene comune, ma c’è anche chi considera la politica un modo per pensare a sé e ottenere gloria. Lo vediamo in molti attuali governanti, diventati orribili caricature». È un discorso appassionato quello del regista Wim Wenders, ieri nella cattedrale di San Paolo a Francoforte.
L’occasione è la consegna, nell’ambito della Buchmesse, del Premio per la pace degli editori e librai tedeschi al fotografo brasiliano Sebastião Salgado. La Fiera si è chiusa ieri con 302.267 visitatori (più 5,5% rispetto al 2018 con un balzo del 9,2% nel weekend e dell’1,8% in settimana quando è aperta solo agli operatori).
Il nome di Wenders era risuonato nei giorni scorsi tra i padiglioni per l’amicizia e la collaborazione con il neo-nobel Peter Handke (scelta criticata da più parti per le posizioni pro-milosevic dell’autore). Wenders ha difeso l’accademia svedese, ma di Handke alla Buchmesse non parla.
Il discorso prosegue su attualità e valori: «Solo chi accoglie può costruire la pace, oggi un bene fragile. Nessuno protesta contro la guerra, anche se ci sono conflitti. Le migrazioni scuotono i fondamenti dell’europa, povertà e disoccupazione scardinano il tessuto sociale. La catastrofe climatica è una minaccia. Temi che vanno affrontati perché possa esserci la pace».
Wenders cita le raccolte di Salgado La mano dell’uomo (Contrasto), Exodus (Taschen) e Genesi (Taschen), su lavoro, migrazioni, ambiente. «Le sue foto — dice Wenders — mostrano qual è oggi il grande nemico della pace: il decadimento brutale della compassione». Poi Salgado ripercorre la sua carriera, ringrazia la moglie e critica Bolsonaro sull’amazzonia.
Di ambiente si torna a parlare con Margaret Atwood, al passaggio di testimone tra il Paese ospite uscente, la Norvegia, e quello del 2020, il suo Canada. Arrivano anche notizie su alcune acquisizioni. Guanda pubblicherà i nuovi libri di Manuel Vilas, Almudena Grandes, Javier Cercas e il romanzo Cose che si portano in viaggio di Aroa Moreno Durán; Neri Pozza un romanzo di Bérengère Cournut, sulla vita di una giovane Inuit, e la storia di Colin O’brady, il primo uomo che ha attraversato l’antartide a piedi; Piemme Uncut di Nice Leng’ete, sulle mutilazioni femminili. Presentato anche La Preghiera. Il respiro della vita nuova (Lev), raccolta di testi di Papa Francesco, tra cui un inedito.